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Sanità, firmata la pre-intesa: risultato dopo dieci anni di scioperi e iniziative

La Redazione
É stato raggiunto l'obiettivo di erogare per il 2018 aumenti retributivi fino a 95 euro mensili; arriveranno gli arretrati del 2016 e 2017 e ripartirà la contrattazione per il trattamento accessorio
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Dopo anni di scioperi e di iniziative si va verso il rinnovo del contratto nazionale della sanità pubblica per il periodo 2016-2018. Nei giorni scorsi a livello nazionale è stata firmata la pre-intesa dopo una trattativa che ha portato all’intesa tra sindacati e Aran: interessa 550 mila lavoratori del comparto. Nel dettaglio: è stato raggiunto l’obiettivo di erogare per il 2018 aumenti retributivi fino a 95 euro mensili; arriveranno gli arretrati del 2016 e 2017 e ripartirà la contrattazione per il trattamento accessorio. Questi i punti importanti ma ci sono anche aspetti che riguardano permessi, congedi, ferie, malattie, eccetera.

Di tutto ciò si è discusso in un’assemblea sindacale pubblica organizzata ieri, 7 marzo a Barletta. All’incontro aperto a tutte le lavoratrici ed i lavoratori del comparto sono previsti gli interventi di Luigi Marzano, segretario generale Fp Cgil Bat; Giuseppe Deleonardis, segretario generale Cgil Bat; Biagio D’Alberto, segretario generale Fp Cgil Puglia e Michele Vannini, capo area nazionale Fp Cgil sanità.

«Con questo accordo si va verso la ricomposizione completa del quadro del pubblico impiego dopo il rinnovo del contratto delle Funzioni centrali e la recente intesa su quello delle Funzioni locali» afferma il segretario generale Fp Cgil Bat Luigi Marzano. «In vista del rinnovo di questo contratto della sanità, “incontriamo – conclude Marzano – le lavoratrici ed i lavoratori del settore per spiegare i termini dell’intesa in cui vengono salvaguardati tre principi cardine: salario, diritti e contrattazione».

giovedì 8 Marzo 2018

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