Cronaca

Lavori sulla Andria-Trani, la protesta delle aziende: «Come mai non sarà realizzato il ponte per l’inversione di marcia?»

Sabino Liso
Sabino Liso
Senza questo ponte, un mezzo proveniente da Andria, per esempio, che debba raggiungere un'azienda che si trova sul lato sinistro della carreggiata, allo stato attuale, dovrà arrivare a Trani per invertire il senso di marcia
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Mentre proseguono i lavori sull'Andria-Trani, un quesito senza risposta disturba e alimenta la protesta delle aziende ubicate sulla strada provinciale: «Come mai non sarà realizzato il ponte per l’inversione di marcia?» È iniziata da quasi 2 mesi la seconda fase dei lavori sulla Andria-Trani, che riguardano in particolare il tronco viabile principale della S.P. 1, ex 130, a seguito dei quali è stata disposta l’apertura provvisoria al traffico delle complanari per il periodo corrispondente.

Al piano originario dei lavori, tuttavia, è stata apportata una modifica che preoccupa non poco i titolari delle aziende che si trovano lungo la strada, i quali già vivono quotidianamente i disagi dei lavori in corso: infatti, il ponte per l’inversione di marcia all’altezza del semaforo non rientra più tra le opere da realizzare nell’imminenza. Senza questo ponte, un mezzo proveniente da Andria, per esempio, che debba scaricare merce in un’azienda che si trova sul lato sinistro della carreggiata, allo stato attuale, dovrà arrivare a Trani, invertire il senso di marcia e tornare indietro.

Un paradosso secondo i commercianti e non solo, che si troveranno a dover effettuare questo andirivieni anche più volte al giorno. Abbiamo chiesto spiegazioni all’ing. Mario Maggio, Dirigente Provinciale responsabile dei lavori: «In effetti, in corrispondenza di dove si trova ora il semaforo, era prevista un’opera (un ponte) che consentisse l’inversione di marcia: durante i lavori, però, sono state ritrovate alcune cavità nel suolo su cui, con il finanziamento stanziato, non si può edificare questa struttura. Servirà un ulteriore finanziamento per completare l’opera, che rimane comunque importante».

Chissà che questo primo sfogo di alcune aziende che hanno chiesto alla nostra redazione di ospitare la loro protesta non possa sollecitare le istituzioni locali affinché, in corso d'opera, com'è giusto che sia, si trovino soluzioni alternative per garantire la possibilità di poter effettuare un'inversione di marcia all'altezza di dov'era ubicato l'impianto semaforico. Diversamente, sarà un salasso in termini di costo carburante, soprattutto per i dipendenti delle aziende costretti ad allungare di molti chilometri il loro percorso per raggiungere il luogo di lavoro. 

Insomma, un’impresa sicuramente fondamentale per il collegamento tra le due città co-capoluogo, Andria e Trani, su una strada lungo cui tanti giovani hanno lasciato la vita, ma che rimarrà incompleta finché non saranno stanziati altri fondi.

mercoledì 26 Ottobre 2016

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luigi
luigi
7 anni fa

I soldi sono sempre pochi