Cronaca

La truffa viaggia su Facebook: svelato il motivo delle Iene ad Andria

La Redazione
Nel corso dell'indagine, Luigi Pelazza ha trovato un numero di carta Postepay attribuibile a un andriese, che però è risultato anch'egli vittima del raggiro
scrivi un commento 183680

É andata in onda ieri sera la puntata delle Iene in cui è stato finalmente trasmesso il servizio relativo alla visita di Luigi Pelazza ad Andria: il 25 aprile scorso, infatti, avevamo mostrato alcune foto del giornalista nel quartiere Santa Maria Vetere, mentre cercava un nostro concittadino coinvolto in una truffa.

Il servizio si apre con la storia di Adele, una signora caduta in un truffa online che nel giro di quasi due anni le ha fatto buttare quasi 300 mila euro, e che oggi vive nel tormento dei suoi sensi di colpa: Adele è cascata in pieno nell’inganno degli annunci pubblicati spesso su Facebook, in cui si promettono prestiti a tassi agevolati, e ha mandato ai truffatori non solo soldi, ma anche documenti, numeri di conto, dati personali suoi e dei familiari.

Nel corso dell’indagine, Pelazza ha trovato un numero di carta Postepay attribuibile a un andriese, che però è risultato anch’egli vittima del raggiro: la carta stessa, infatti, ingenuamente, sarebbe stata spedita in Francia proprio per ottenere un prestito, chiesto e mai ottenuto con le stesse modalità della signora Adele e di tanti altri.

Si inizia con dei costi di attivazione variabili, piccole cifre (150-200 euro) per poi procedere nelle richieste con sempre maggiore insistenza: è lo stesso Pelazza a spiegare il meccanismo in cui molti cadono e, pur di non perdere altri soldi (visto che nel frattempo arrivano anche documenti di sedicenti banche con tanto di firma di direttori, avvocati ecc.), continuano a effettuare questi piccoli versamenti all’estero attendendo la cifra richiesta in prestito.

Il consiglio, logicamente, è di non tentare assolutamente di ricorrere a questi “prestatori facili”, di diffidare di tutti coloro che chiedono documenti via internet e di non fornire mai i propri dati personali: nel caso si fosse già caduti nella trappola, di rivolgersi alle Forze dell’Ordine quanto prima per evitare ulteriori salassi.

A questo link il servizio completo: la parte relativa al nostro concittadino è visibile dal minuto 9,35.

venerdì 11 Maggio 2018

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti