Molteplici atti vandalici ai danni di statue ed icone sacre della città sono stati compiuti questa notte intorno all’una. Il crocifisso all’angolo del viale del cimitero in via Palmiro Togliatti, un’icona della Madonna dell’Altomare, un’altra icona, questo volta del Cristo Redentore, in via Pietro I Normanno e infine una statua in via Capuccini.
L’uomo, andriese, pare affetto da problemi psichici, proprio mentre era intento a distruggere la cappella votiva del Cristo Redentore in via Pietro I^ Normanno con un cartello in metallo asportato dal vicino cantiere edile, è stato fermato da una volante della Polizia di Stato e, successivamente, denunciato e portato via dai Carabinieri intorno alle 2 di notte.
Un atto sacrilego, seppur isolato, ma da condannare per l’elevata mancanza di rispetto nei confronti di alcuni simboli religiosi della città, veri punti fermi per gli andriesi. Alcuni, come il crocifisso in via Palmiro Togliatti, presenti da più di un secolo all’incrocio che porta al cimitero.
Mi offro volontaria per restaurarle a mie spese
Il Cristo decapitato e mutilato va lasciato così .Andria deve specchiarsi in questo sacrilegio e pregare il Signore Dio Misericordioso che ci perdona sempre .
Una riflessione. Quello che non hanno fatto nemmeno i carnefici di Cristo è stato consumato ai nostri giorni…..