Cronaca

Il dodicenne Samuele ritrova portafogli e lo dà ai Carabinieri, dopo 2 anni incontra il proprietario

Lucia M. M. Olivieri
Una bella storia a lieto fine. Giuseppe, padre del ragazzo: «Ho sempre insegnato ai miei figli, e ancor prima ho imparato dai miei genitori, a vivere nella legalità»
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Continuiamo la rassegna di belle storie da raccontare, che hanno da insegnare qualcosa a giovani e adulti. In questo caso l’epilogo del nostro episodio ha avuto risvolti a distanza di ben due anni dall’antefatto.

Siamo a novembre 2017: Samuele, 12 anni all’epoca dei fatti, rientrando a casa, sul marciapiedi trova un portafoglio con 572 euro al suo interno, oltre a un fogliettino di carta con appunti vari da cui non è stato possibile risalire subito a colui che lo aveva smarrito.

Meravigliato e senza pensarci troppo su, il piccolo e sua madre si rivolgono alla locale compagnia dei Carabinieri per denunciare il ritrovamento. Passano circa 6 mesi e i Carabinieri, con un unico indizio tra le mani, confrontandosi con il padre di Samuele, essendo state vane le ricerche, decidono di approfondirle partendo da quel bigliettino pasticciato che raccoglie al suo interno una sorta di lista di spesa che potrebbe risalire ad un artigiano o ambulante. Ecco che su indicazioni del papà di Samuele le ricerche si concentrano su alcuni venditori ambulanti che si riforniscono al mercato ortofrutticolo. I Carabinieri in borghese, con l’impegno del maresciallo Aiello (all’epoca al comando della stazione dei Carabinieri di Andria), finalmente individuano il legittimo proprietario che con immensa sorpresa e stupore ringrazia i Carabinieri e colui che ha ritrovato il portafogli desistendo dall’impossessarsene.

Passano altri mesi e circostanze favorevoli hanno portato alla conoscenza dei due protagonisti dell’episodio: il ragazzino e il commerciante. Quest’ultimo, persona semplice e genuina, ha voluto ringraziare Samuele e rendergli omaggio: non banconote, ma un regalo simbolico per disobbligarsi e ringraziarlo per il gesto inaspettato. L’incontro è avvenuto soltanto qualche giorno fa.

Giuseppe, padre di Samuele, è ancora emozionato per l’epilogo positivo di questo episodio: «Ho sempre insegnato ai miei figli, e ancor prima ho imparato dai miei genitori, a vivere nella legalità e nel rispetto reciproco delle regole civili. La nostra società ha bisogno di testimonianze e di persone che possano trasmettere a tutti piccoli esempi quotidiani che però rafforzano il concetto di unione e di solidarietà. In un mondo sempre più improntato alla ricerca dell’effimero e dei personalismi, raccontare storie che dovrebbero essere ordinarie può contagiare a fin di bene tutti».

Una storia a lieto fine e soprattutto un valido insegnamento che arriva da un piccolo ma già grande uomo: la giustizia e il rispetto degli altri partono dall’esempio in famiglia e fanno propagare il bene come un’onda inarrestabile.

lunedì 20 Gennaio 2020

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Stl
Stl
4 anni fa

Magari tutti i genitori del mondo fossero così certo è proprio dai genitori e dal loro esempio che si forma l educazione dei ragazzi.. Ci rincuora che c è gente così in questo mondo dove si sono persi i veri valori.. Tanto di cappello a questa famiglia e al piccolino che sicuramente è e lo sarà un grande esempio

Giovanna Melillo
Giovanna Melillo
4 anni fa

Bravo Samuele e complimenti ai genitori che lo hanno educato!!

Gabriella Gigli
Gabriella Gigli
4 anni fa

Grande esempio di lealtà