Cronaca

La città piange Vincenzo Sinisi, il ricordo…

la redazione
Non ce l'ha fatta dopo una lunga battaglia contro il coronavirus. Le testimonianze d'affetto nei confronti del commercialista andriese
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La scomparsa del commercialista Vincenzo Sinisi ha scosso quanti l’hanno conosciuto.

Messaggi di cordoglio sono giunti sia da colleghi che dal mondo politico.

Il Commissario Straordinario, dott. Gaetano Tufariello: «esprimo cordoglio, a nome della città e dell’Amministrazione Comunale, per la morte del commercialista Vincenzo Sinisi, professionista stimato che tutti descrivono gioviale, attento e competente nello svolgimento del suo mandato di Consigliere Comunale, dal 2005 al 2010, e di capogruppo di un gruppo consiliare. I ruoli di rappresentanza svolti, sia nell’amministrazione della cosa pubblica che nell’Ordine dei Dottori Commercialisti e nell’associazione Dottori Commercialisti cattolici di Andria, confermano il grande credito ed apprezzamento di cui godeva. Senza dire del ruolo di professionista con compiti pubblici importanti come quello, tra il 2004 ed il 2005, di Presidente del collegio sindacale della Multiservice e, tuttora, di sindaco in una banca locale. Per il mio tramite la Gestione Straordinaria, l’Amministrazione Comunale, i dirigenti ed i dipendenti comunali che lo hanno conosciuto, e la città, sono vicini alla famiglia per il dolore che ha colpito la moglie ed i suoi tre figli».

L’ex Sindaco Vincenzo Zaccaro: «ci sono momenti in cui è veramente difficile trovare parole adeguate. In quei momenti, bisogna avere l’umiltà di far parlare il cuore, senza alcun velo che possa impedire di essere sinceri. È stato strappato all’affetto dei suoi cari e di tanti amici, fra cui avevo l’onore di annoverarmi, una grande persona. Con lui ho condiviso tante importanti esperienze.
È stato anche il mio tesoriere nella campagna elettorale che mi ha affidato la funzione di sindaco della mia Città e consigliere comunale nella lista civica che recava il mio nome. Una persona generosa, sempre premurosa e prodiga di importanti consigli umani e professionali, che metteva al primo posto l’amore per la sua famiglia, alla quale rivolgo le mie più sentite condoglianze. Vincenzo Sinisi mancherà a tutti. Che la terra gli sia lieve».

Il consigliere regionale Sabino Zinni: «stamattina al dolore collettivo, dato dal momento che stiamo vivendo, si è unito quello personale, dato dalla notizia della scomparsa di un amico fra i più cari: Vincenzo Sinisi.
E al dolore adesso si aggiunge la pena di non potergli portare neanche un ultimo saluto, abbracciare la sua famiglia, rendere omaggio adeguatamente alla vita che abbiamo condiviso. Sì perché è così che succede a chi viene a mancare in questo periodo, lo fa senza l’affetto dei suoi cari. Vincenzo mi mancherà tantissimo, mi mancherà la sua carica umana, mi mancherà la sua generosità unica, mi mancheranno le sue battute fulminanti capaci di strapparmi una risata anche nelle giornate più cupe e complicate.
Diceva il poeta che “la morte di qualsiasi uomo mi sminuisce, perché io sono parte dell’umanità. E dunque non chiedere mai per chi suona la campana: suona per te”. Oggi la campana è suonata anche per una parte di me.
Buon Viaggio Amico Mio».

Il commercialista Angelo Frisardi: «un collega, un amico, professionista e appassionato di politica, esuberante e innamorato della famiglia e dell’essere ragioniere (come si definiva) commercialista, con orgoglio che vantava senza nascondere, che non celava mai la verità anche quando feriva o si scontrava con l’interlocutore, non un anziano, non un malato, un grande signore….
Le prime dritte della mia autonomia professionale e le mie prime esperienze politiche si sono incrociate con lui circa 15 anni fa. Questo maledetto virus ci ha tolto un grande andriese.
Ciao Vincenzo».

L’ex consigliere comunale Giovanni Addario: «Ho avuto il piacere di condividere con lui cinque anni di amministrazione Zaccaro. Era il presidente della mia commissione comunale una brava persona gioviale e disponibile. Ricordo con piacere il momento in cui stavamo facendo questo scatto (foto nella gallery), fatto all’esterno e lui che moriva dalla vergogna. Riposa in pace e veglia sulla tua famiglia».

L’arch. Francesco Nicolamarino: «Amici di una vita. Con Vincenzo abbiamo condiviso un lungo percorso di crescita umana e professionale. Abbiamo anche condiviso 5 anni di vita politica seduti sugli stessi scranni dell’aula consiliare. Mi mancherà».

La consigliera regionale Grazia Di Bari: «Sono sconvolta per quanto successo. Con Vincenzo Sinisi, alla nostra comunità e alla sua famiglia viene a mancare un uomo generoso, intelligente, ironico. Credo di non aver mai visto arrabbiato il mio amico Vincenzone. Sempre sorridente, positivo, pronto a darti il buon consiglio. Ricordo il suo profumo, inconfondibile, e le sue parole che mi ripeteva spesso, “Gra iu t capisc, vengo anche io dalla gavetta”. Un abbraccio alla famiglia».

Il consigliere regionale Nino Marmo: «un caro amico di sempre è andato via a causa del Virus. Vincenzo, con la sua battuta pronta e a volte sferzante, con il suo fare bonario, paterno, comprensivo, disponibile a darti un consiglio e a sostenerti se era il caso. Avremmo dovuto vederci due settimane fa a Bari, ma mi disse che era raffreddato e che ci saremmo risentiti poi. Purtroppo non ci siamo più incontrati. Ho saputo del suo ricovero sabato 14 marzo. Gli inviai un messaggio di incoraggiamento e mi rispose. Da allora, notizie di aggravamento, poi di miglioramento. Ogni giorno che passava sembrava che fosse propizio per uscirne fuori. Oggi, purtroppo, la tragica notizia. Vincenzo Sinisi lascia di sé un bel ricordo. Oltre a sprigionare simpatia, era stimato da tutti, e in politica non manifestava mai astio, sempre leale. In Consiglio comunale quello che aveva da dire lo diceva, sia in maggioranza che all’opposizione e lì i nostri sguardi spesso s’incrociavano, manifestandoci una reciprocità condivisa, sebbene da banchi opposti. In politica si parla spesso di “avversari”, ma con lui questa parola non va usata, per lui valeva sempre la parola con la quale mi rispondeva al telefono “Amico mio”, poi mi canzonava aggiungendo “presidente”. Sentiremo la mancanza, Sua come delle sue pungenti battute. Voglio ricordarlo così, per la persona semplice che era e, pur se politicamente separati, se così si può dire, intimamente legati, anche da antiche amicizie familiari. Alla famiglia tutta rivolgo i sensi del più profondo cordoglio stringendomi nell’ideale abbraccio di vicinanza».

Paolo Farina: «sì, era un uomo generoso e leale. Non riesco a ricordarlo se non con il sorriso, con una delle sue immancabili battute. Gli ho voluto bene. Davvero. Mi accorgo ora ancor di più di quanto gli volessi bene, perché è da stamattina che mi scendono lacrime che non riesco a fermare. L’avevo salutato l’ultima volta durante le vacanze di Natale, con un colpo di clacson, sotto casa sua: lui non mi aveva visto. Aver avuto la prontezza di suonare il clacson rende meno amare, ora, le mie lacrime… Spero che in questo momento sia lì, a far ridere san Pietro e compagnia bella. Spero che sia in grado di consolare i suoi cari e quanti, tanti, lo hanno amato. Vincenzo era mia Amico. Ciao, Capogruppo».

Laura di Pilato: «Ore e ore a parlare. Mi hai dato tanti consigli. Tanti i sorrisi accompagnati da sguardi decisi che trasmettevano forza e determinazione umana e professionale. Sei stato un esempio e lo resterai per sempre. Ti custodisco tra i ricordi legati alle persone più belle che abbia mai conosciuto. Oggi Andria perde un grande uomo. Il mio abbraccio alla sua cara moglie e ai suoi tre figli. Ciao Vincenzo».

Giovanni Del Mastro: «È stato un brusco, triste e duro risveglio quello di oggi. Un messaggio su whatsapp di un amico “Vincenzo è salito in cielo, r.i.p.”. Gelo e sgomento mi hanno pervaso. Ancora incredulo cerco di mettere giù un pensiero per un fratello quale era l’amico Vincenzo. Vincenzo era una persona di grande umanità. Persona semplice e profonda. Si compenetrava sempre nelle situazioni di difficoltà altrui. La sua professione gli permetteva di avere sempre il polso sulle difficoltà della gente. Lui sapeva odorare la città. Ecco, Vincenzo era un ragazzo del popolo, un professionista che sedeva al tavolo con gli ultimi. Come dimenticare tutte quelle volte che andando a fargli visita allo studio mi offriva il caffè che lui stesso mi preparava. Mi toglieva la giacca e me la rimetteva quando andavo via. E ad ogni occasione conviviale mi imboccava e scherzando diceva agli altri amici: “ou, cum mang cuss”. La sua goliardia, ironia, le sue battute erano uniche, irripetibili. Ma di Vincenzo avrei tante altre cose da raccontare, si potrebbe scrivere un libro. Ciao amico mio, mi hai voluto bene, e tanto. Te ne ho voluto anche io. Lasci un vuoto incolmabile in tutti noi. A Maura e ai tuoi tre figli le condoglianze mie personali e della mia famiglia. Riposa in pace amico mio fraterno.

Paolo Porziotta: «Il mio personale cordoglio è il cordoglio, profondo e sincero, dell’intero consiglio di amministrazione della BdA, del collegio sindacale e dei probiviri, della direzione generale, di tutto il personale e della numerosa platea dei soci dell’istituto. In definitiva della grande e coesa famiglia del credito cooperativo andriese. Tutti stretti nel ricordo indelebile dell’uomo, prima ancora che del valente professionista. Dinamico, brillante, instancabile, vulcanico, goliardico, ma nel contempo modesto, umile, generoso, altruista. Capace di suscitare un’immediata empatia nei rapporti interpersonali ad ogni livello e di sdrammatizzare con una semplice battuta anche le discussioni più tese e delicate. Ma al tempo stesso sempre in grado di rimanere nel suo ruolo senza invasioni di campo, giacché perfettamente consapevole dell’importanza vitale del gioco di squadra rispetto a sterili protagonismi individuali. Prima come socio, poi come sindaco supplente ed infine come sindaco effettivo di BdA. Vincenzo Sinisi è stato per tutti noi un costante punto di riferimento, giacché uomo del fare, di azione e non solo di pensiero. Ecco perché da oggi avvertiremo ancor più forte la sua mancanza: ci mancherà la sua intelligenza vivida, la sua gentilezza un po’ ruvida ma sincera, la sua generosità innata, la sua straordinaria umanità. Ma più di ogni altra cosa ci mancherà quel suo adorabile e contagioso sorriso. Ciao Vincenzo, sai bene che non ti dimenticheremo. Perché ognuno di noi, ne sono sicuro, serberà nel suo cuore almeno un personalissimo ricordo del tuo troppo breve passaggio terreno. Alla tua meravigliosa famiglia giunga la solidale e profonda vicinanza mia personale e di tutto l’lstituto».

sabato 28 Marzo 2020

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Calvano Giacinto
Calvano Giacinto
4 anni fa

Mi associo all'immenso cordoglio per la prematura scomparsa di Vincenzo Sinisi. Ho avuto l'orgoglio e l'onore di iniziarlo alla professione di Ragioniere Commercialista agli inizi degli anni ottanta, quando timoroso ma voglioso di imparare veniva a trovarmi al fu Ufficio Imposte Dirette al primo piano della Banca d'Andria. Caro Vincenzo le tue e le nostre risate, i nostri sfottò e la tua parsimonia nel fare pagare le tasse ai tuoi Clienti mi accompagneranno sempre e scusami se qualche volta ti chiamavo ” u grus”. Vegli sui Tuoi e su questo modesto “compagno” di lavoro.
Ciao.

COLIA FRANCESCO
COLIA FRANCESCO
4 anni fa

Ti ho conosciuto durante il mio percorso politico e nonostante, di solito, la politica separi le persone, nel nostro caso ci ha unito. Avevamo tante cose in comune, essere figli unici, essere nati nello stesso giorno e l 'amore per i nostri tre figli. Ci chiamavano i “gemelli diversi” proprio per le somiglianze e per il modo in cui ci volevamo bene. Oggi non ho perso solo un amico ma anche un fratello che mi ha sempre sostenuto nel mio percorso di vita. Mi mancherai Vincenzo, mi mancheranno le tue chiamate senza saluto, la tua ironia ed il sostegno che mi davi tutte le sere. Non ci sono parole…solo un fiume di lacrime. Riposa in pace fratello mio.

Francesco Saverio Suriano
Francesco Saverio Suriano
4 anni fa

La tua morte inattesa e rapida, lascia un grande vuoto fra tutti noi dell'Arciconfraternita Maria Santissima Addolorata.
Ti ricorderemo sempre e pregheremo per te.

Il Priore Francesco Saverio Suriano.