Cronaca

Randagismo in città: in crescita i casi della difficile convivenza tra uomo e animali

Michele Lorusso
Michele Lorusso
Aumentano sempre di più le segnalazioni delle presenza di randagi nei diversi quartieri della nostra comunità e che, in molti casi, portano all'esasperazione i residenti che passano anche alle "maniere forti"
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Più volte abbiamo trattato della problematica del randagismo che si fa sentire sempre più in città.

Infatti, ci giungono, sempre più insistentemente, segnalazioni di gruppi di randagi nei vari quartieri. Un lettore residente nel quartiere di San Valentino denuncia la presenza di una «decina di cani che, seppur non aggressivi e sterilizzati, rincorrono i bambini e gli adulti abbaiando, facendo spaventare soprattutto le persone che hanno paura e molto spesso sono vittime di “linciaggio” da parte di quei residenti che non li vogliono e che provano a cacciarli con pietre, bottiglie di vetro e, in alcuni casi, pensano anche all’avvelenamento degli stessi. Abbiamo più volte segnalato la problematica alle autorità preposte ma nessuno ci ha dato ascolto. Per fortuna ci sono i volontari che se ne prendono cura e che sono anch’essi “vittime” di odio da parte di coloro che vogliono sbarazzarsi dei poveri cani».

Oltre a questa segnalazione, ne è arrivata un’altra che riguarda Castel del Monte: «sabato sera sono andato a godermi la frescura e la bellezza del maniero federiciano e sono stato accolto da un gruppo di randagi molto socievoli e che non aggrediscono nessuno. La cosa che più mi ha colpito è che molti di loro avessero dei collari, quindi, sicuramente abbandonati da delle “bestie”. Ovviamente, le persone che hanno paura vedendoli in branco erano terrorizzati e sono andati via. Si parla spesso di valorizzazione della cultura e dei musei ma poi ci sono queste situazioni che vanno nella direzione opposta e che invogliano le persone a visitare centri magari più ben curati e che non presentano queste problematiche».

Come già detto, col passar del tempo, queste segnalazioni aumentano e, sicuramente, tenderanno ad aumentare dato che la situazione disastrosa delle casse comunali sta avendo ricadute anche sui canili prossimi alla chiusura le cui conseguenze sono immaginabili.

È necessario prendere dei seri provvedimenti in quanto il randagismo oltre a rappresentare un problema per l’uomo, rappresenta anche un serio pericolo per gli animali stessi che molte volte sono percepiti come “stranieri” dall’uomo stesso che reagisce nel peggiore dei modi, invece di prendersi cura dei poveri animali che, spesso, sono abbandonati nonostante l’amore che gli amici a quattro zampe ci trasmettono.

Si auspica che le autorità preposte trovino quanto prima una soluzione e che, soprattutto d’estate, si incentivino campagne contro l’abbandono che è una delle cause del randagismo. Bisogna far presto per il bene di tutti.

Se è vero che, come diceva Gandhi, “la civiltà di un
popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali”, allora si può affermare,
senza essere smentiti, che Andria poi non sia così civile.

lunedì 13 Luglio 2020

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