Nelle scorse settimane abbiamo già avuto modo di presentare la “Fondazione Pugliese per le Neurodiversità – Ente del Terzo Settore”. Abbiamo voluto approfondire la conoscenza della neonata fondazione per i fini nobili che intende perseguire.
Nell’intervista al presidente della fondazione, l’avv.to Francesco Bruno – padre di Alessandro, un ragazzo neurodiverso -, abbiamo fatto il punto sugli aspetti pratici che concretamente realizzerà la stessa: già da un paio di settimane è stato avviato un camp estivo, a Barletta, nel quale per ogni 10 ragazzi neuro tipici ce n’è uno neuro diverso; si fanno attività sportive, si sta insieme con l’intento di integrare, includere, ed evitare di targhettizzare. C’è bisogno di prendere consapevolezza che anche le neuro diversità sono ricchezza e bisogna saperle “libere”.
Favorire al massimo quindi l’integrazione e l’apertura al mondo: è questo l’obiettivo della Fondazione che allo stato attuale non intende promuovere una sede fissa come luogo in cui svolgere attività. Ogni spazio è prezioso per incoraggiare la pratica inclusiva.
Tra gli obiettivi, non propriamente imminenti, anche la volontà di realizzare un centro “Dopo di noi” sulla scia di alcune strutture già esistenti, ad esempio, nel Trentino Alto Adige.
La Fondazione per le Neurodiversità vuole essere un punto di riferimento per favorire l’inclusione dei ragazzi e aprire un dibattito serio sulla necessità di preparare ad una sensibilità “speciale” i genitori, in primis, ma anche gli educatori, i medici e tutte le altre professionalità.
Per info e contatti: fpneurodiversdita@libero.it