Politica

Discarica di San Nicola La Guardia, Lopetuso: «D’Ambrosio fa del procurato allarme»

La Redazione
Nei documenti dell'Arpa Puglia si evidenzia che «non sono segnalate particolari criticità né si avvertono odori e/o rumori molesti»
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Una dura replica dell’Assessore all’ambiente, Michele Lopetuso, alle accuse lanciate dall’onorevole Giuseppe D’Ambrosio ieri sulla gestione incontrollata della discarica di Andria, San Nicola La Guardia, chiusa dai primi mesi del 2016 e, nelle parole del pentastellato, esposta perciò a qualsiasi rischio, dal momento che potrebbe essere interessata dallo sversamento selvaggio di rifiuti pericolosi, incontrollati.

L’Assessore, invece, chiarisce che nessun pericolo sussiste, come evidenziabile in una foto da lui stesso fornita dopo essersi recato in loco:

«In merito alle notizie diffuse dall’ on. D’ambrosio mi preme precisare che le stesse non sono supportate da alcun documento ufficiale, oltre ad utilizzare i soliti condizionali. Quanto alle foto pubblicate,poi, basta recarsi sul sito come ho fatto personalmente oggi , per verificare che la situazione è completamente diversa da quella rappresentata. Quelle vecchie foto pubblicate dall’onorevole ritraggono innanzitutto solo acqua piovana in prossimità di strada sterrata e non percolato. D’Ambrosio fa del procurato allarme, motivo per cui invito i cittadini andriesi e sopratutto gli organi di stampa a fare molta attenzione quando si parla di salute pubblica. Stando ai documenti ufficiali dell’Arpa Puglia, deputata ai controlli in merito alla discarica cittadina, nell’ultimo atto datato 2 maggio 2017, di cui l’assessorato può ovviamente offrire prova documentale, c’è scritto che non sono segnalate particolari criticità né si avvertono odori e/o rumori molesti. Francamente prima di parlare o scrivere notizie non veritiere bisognerebbe documentarsi».

giovedì 18 Maggio 2017

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Leonardo Matera
Leonardo Matera
6 anni fa

Nel frattempo, la “denuncia” del parlamentare ha avuto il suo risalto sui media locali, sarà stata condivisa sui social network, avrà ricevuto qualche centinaia di “mi piace”. Da un parlamentare, così come da ogni amministratore pubblico, si aspettano denunce concrete e circostanziate. Il condizionale lasciamolo ai desideri.