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Chiusura sede decentrata Camera di Commercio, prosegue il coro dei no

La Redazione
«Tutto questo è lontano dai bisogni della collettività e lesiva nei confronti della stessa, gravata da notevoli disagi che comporterà la chiusura dello sportello»
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Dopo la chiusura dello “Sportello decentrato” dell’Agenzia delle Entrate, nella città di Andria le
Istituzioni vanno avanti con un’altra serrata: la dismissione della sede distaccata della CCIAA di
Andria (come da delibera di Giunta Camerale n. 8 del 13/03/) pur nella consapevolezza di togliere un
utenza in un presidio di grande importanza, come è stato riconosciuto nel tempo da chi ne ha utilizzato
i servizi. L’utenza della città di Andria andrebbe a confluire a Barletta, senza tener conto del bacino
di utenti di entrambe le sedi.

Un’altra doccia fredda per cittadini, imprenditori e professionisti di Andria che da un giorno all’altro
perderanno un altro servizio fondamentale sacrificando ulteriormente le esigenze dei propri utenti.
Al danno si aggiunge la beffa in quanto già nel passato la città di Andria co capoluogo della nuova
provincia BAT (Barletta-Andria-Trani), nonostante possedesse tutti i requisiti gli veniva boicottata la
creazione della CCIAA BAT, privando così la ns. città e la ns. provincia, ricca di aziende, attività
commerciali e pmi, l’istituzione di uno degli organismi più importanti di un territorio dove si
costruisce il futuro economico di una comunità a discapito del servilismo nei confronti del capoluogo
Bari.

Ci chiediamo ancora oggi quali sono i reali benefici che questa provincia ha portato al ns territorio:
assolutamente nessuno. Infatti, graverebbe solo una spesa rilevantissima sulle città della sesta
provincia.

Preoccupazione e dissenso vengono espressi dal Presidente Unagraco Trani Dott. Fedele Santomauro in merito alla decisione di chiudere lo sportello decentrato della CCIAA voluta dalle nostre Istituzioni: «Tutto questo è lontano dai bisogni della collettività e lesiva nei confronti della stessa, gravata da notevoli disagi che comporterà la chiusura dello sportello. Bisogna soffermarsi sulle prevedibili e inevitabili ricadute negative che questa chiusura avrà sulla qualità del lavoro delle varie categorie di utenti Andriesi che si interfacciano con lo sportello.

Ancora una volta – conclude Santomauro – chiediamo alle autorità di bloccare le procedure di chiusura, individuando insieme interventi in grado di garantire sia l’eliminazione di spese inutili sia la tutela del servizio per i cittadini, gli imprenditori e i professionisti: in merito a queste problematiche, chiediamo alle Istituzioni l’apertura immediata di un tavolo tecnico finalizzato all’approfondimento e alla risoluzione dei problemi».

giovedì 18 Maggio 2017

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Michele Tedesco
Michele Tedesco
6 anni fa

Ancora una chiusura, dopo gli sportelli dell’agenzia delle entrate, con una politica che s’interessa di poltrone e interessi privati, invece, di tutelare il bene pubblico e i servizi da erogare ai cittadini.