Ombre su quella che sarebbe dovuta essere la nuova Caserma dei Carabinieri.
Qualche mese fa in consiglio arrivò la proposta di delibera per la costruzione della caserma su un suolo privato. Nell’occasione i consiglieri del MoVimento 5 Stelle abbandonarono l’aula e non parteciparono al voto: «Alla prova dei fatti avevamo pienamente ragione – commenta Michele Coratella -. È arrivato un documento dall’Agenzia del Demanio (in risposta alla Prefettura) in cui sostanzialmente si dice che quel contratto non potrà mai essere stipulato, o meglio, che la stessa agenzia, preposta a verificare la regolarità dei contratti delle Pubbliche Amministrazioni, non potrà mai rilasciare il nullaosta affinché l’Arma dei Carabinieri stipuli un contratto con un privato e la ragione è ben detta: poiché si tratta di nuova costruzione, pertanto bisogna rispettare le regole in materia di appalto e bisognerebbe darne evidenza pubblica.
È quello che avevamo chiesto noi – sottolinea Coratella – affinché ci fosse maggiore trasparenza. Noi la caserma dei carabinieri la vogliamo ma facciamo in modo che l’iter sia chiaro e trasparente per tutti».
Sulla lettera dell’Agenzia del Demanio si sottolinea quanto segue: «Recenti pronunce giurisprudenziali hanno rilevato come un contraente avente ad oggetto una locazione di “cosa futura” (immobile non ancora costruito) equivale ad un appalto pubblico di lavori riconducibile alla disciplina dell’evidenza pubblica (sentenza della Corte di Giustizia del 10 luglio 2014 numero C-32 213/13 sentenza dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato n 11/2016). Pertanto, la conclusione di un contratto di locazione al di fuori delle procedure relative all’affidamento degli appalti di lavori deve considerarsi posta in essere in elusione alle norme comunitarie che regolano la materia. Alla luce di tutto quanto sopra rappresentato, si comunica che questa agenzia non potrà rilasciare il nulla osta alla stipula del contratto di locazione relativo all’immobile da destinare a nuova caserma ed alloggi di servizio per il comando compagnia dei carabinieri di Andria, trattandosi di un compendio non ancora costruito.
«Ancora una volta a pagarne sono i cittadini – commenta l’on. Giuseppe D’Ambrosio – stessa sorte per la Questura di via Indipendenza dove è tutto completamente fermo. Questa è l’amministrazione dei capaci e dei competenti?»