Politica

Consiglio comunale al limite del numero legale approva ieri i punti all’OdG

Sabino Liso
Sabino Liso
È la seduta di addio per Giuseppe Chieppa che lascia il posto a Riccardo Frisardi e invita il Sindaco ad abbandonare i tecnicismi della politica
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Un consiglio comunale lampo quello consumatosi ieri a Palazzo di Città con l’approvazione dei tre punti all’ordine del giorno. 17 i presenti e 16 gli assenti tra cui l’ins. Giovanna Bruno, Magda Merafina e Pollice Francesco. Banchi vuoti dunque anche tra le opposizioni tranne quelli di Savina Leonetti e Daniela Di Bari che tuttavia hanno abbandonato l’aula in segno di protesta a metà della discussione sui punti all’ordine del giorno per i soliti motivi legati agli atti d’urgenza da approvare in consiglio, sottoposti ai consiglieri in ritardo rispetto ai tempi consoni allo studio e ad una discussione costruttiva.

Daniela Di Bari, dai banchi dell’opposizione, prima di lasciare il consiglio ha dichiarato: «Ancora una volta adottiamo una procedura d’urgenza per il consiglio comunale a poco meno di un mese dal consiglio comunale del 31 agosto scorso nel quale si approvava il regolamento per la definizione agevolata dei contenziosi tributari. Le procedure eccezionali che diventano la regola, è un modo di procedere che non va bene, che non aiuta il consiglio comunale a svolgere le sue funzioni istituzionali con corresponsabilità, si arriva sempre a ridosso delle scadenze non concedendo possibilità di pianificare le azioni di verifica e controllo. La stessa velocità d’altro canto non è concessa agli stessi consiglieri comunali, nel reperire le informazioni utili alla valutazione dei provvedimenti, che ad andar bene ti arrivano dopo oltre un mese, a volte incompleti o con documenti privi di carattere di ufficialità.

Le procedure eccezionali – prosegue la Di Bari – mettono il consigliere con le spalle al muro, come in questo caso, dove il rischio della mancata adozione dei provvedimenti, provocherebbe dei danni gravissimi rischiando di far perdere la possibilità all’amministrazione comunale di esercitare i diritti sociali sulle partecipate, obbligando alla liquidazione delle quote sociali».

Il consiglio comunale del 28 settembre sarà ricordato anche per il saluto del consigliere Giuseppe Chieppa che lascia il suo scranno a Riccardo Frisardi.

Chieppa rivolgendosi al Sindaco si è lasciato andare a una dichiarazione personale: «Io mi auguro che Lei riprenda la narrazione politica di questa comunità e abbandoni i tecnicismi. In questi anni si è quasi calato nella macchina dirigenziale, la conseguenza è che ha abbandonato in parte la politica per sostituirsi anche, nel linguaggio, ai dirigenti. Invece, io le chiedo di riprendere la narrazione di una comunità che la rispetta, che vede ancora in lei una guida ma che ha bisogno di capire dove sta andando. Non difenda sempre l’indifendibile – conclude Chieppa -, proviamo a dire alla città che c’è una macchina amministrativa che non sempre risponde alle istanze della politica. Raccontiamo le difficoltà quotidiane che incontriamo, perché molte non dipendono da noi. È arrivato il momento di esternarle alcune cose: anche questo fa parte della narrazione verso la comunità».

venerdì 29 Settembre 2017

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Bruno Riccardo
Bruno Riccardo
6 anni fa

Perche l'ex assessore Sig Chieppa questa esternazione non l'ha fatta durante il suo mandato?