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Falcetta (DIt): «Un presidio di Polizia Locale per la sicurezza dell’Ufficio del Giudice di Pace»

La Redazione
«Chiunque può accedere indisturbato, nella totale vulnerabilità dei luoghi, non essendoci alcun presidio»
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«Un presidio di Polizia Locale per garantire anche agli Uffici giudiziari di Andria la sicurezza necessaria a pubblico e operatori».

É l’appello che il consigliere comunale Davide Falcetta (Direzione Italia) rivolge al Sindaco di Andria.

«In questi giorni, dopo cinque anni di proroga, è in corso il trasferimento definitivo degli Uffici della sede distaccata del Tribunale di Trani – osserva Falcetta, che di professione fa l’avvocato – Ciononostante, anche grazie all’intervento del Sindaco che ha reso disponibili alcuni dipendenti comunali, Andria mantiene l’Ufficio del Giudice di Pace, che sarà oggetto di un corposo ampliamento delle competenze sia nelle materie che nel valore, come previsto dalla Riforma Orlando».

E’ evidente – osserva il consigliere comunale di Direzione Italia, che nella vita esercita la professione di avvocato – che questo determinerà un maggiore carico di lavoro per gli Uffici dei Giudici onorari, che saranno frequentati con maggiore assiduità.

«Diventa perciò indispensabile – avverte Davide Falcetta – dotare l’Ufficio di quei minimi requisiti di sicurezza, ad oggi inesistenti, in quanto chiunque può accedere indisturbato, nella totale vulnerabilità dei luoghi, non essendoci alcun presidio. Uno stato di cose che mette e repentaglio la sicurezza degli operatori e del pubblico che frequenta quegli uffici, che sono proprio quelli in cui quotidianamente si lavora per l’affermazione della legalità».

L’idea suggerita dall’avv. Falcetta al Sindaco di Andria: «Far presidiare l’accesso agli Uffici del Giudice di Pace da agenti della Polizia Locale di Andria, i quali avrebbero compiti di sorveglianza e di identificazione di chi accede alla struttura, magari anche con dotazione di macchinari atti al rilevamento di metalli».

L’iniziativa del consigliere di Direzione Italia prende spunto dai gravi episodi di violenza che si sono consumati di recente in alcuni uffici giudiziari italiani e, in particolare, a quello di alcuni giorni fa al Tribunale di Perugia, dove due magistrati e un impiegato sono stati feriti da un uomo armato di coltello.

Davide Falcetta spiega che «il sistema di sicurezza negli uffici giudiziari italiani presenta falle in cui è facile che malintenzionati possano intrufolarsi, perché i servizi di vigilanza esterna dei Palazzi di Giustizia sono di competenza dei Comuni d’intesa con le Prefetture, mentre la sicurezza interna (che spetta quasi sempre ai Carabinieri) è disposta sulla base di provvedimenti che competono al Procuratore Generale presso la Corte d’Appello, che però deve prima raccogliere il parere del Prefetto e dei capi degli uffici giudiziari interessati. Insomma – conclude il consigliere Falcetta – un sistema frammentario, disorganico e parcellizzato, che non sempre garantisce la sicurezza dei luoghi e l’incolumità delle persone».

domenica 1 Ottobre 2017

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