Il coordinamento cittadino del Partito Democratico ha eletto il suo segretario: si è concluso attorno alle ore 21.30 lo spoglio delle schede, che ha decretato, con 403 voti, vincitore Giovanni Vurchio, contro i 351 di Angelo Frisardi. 8 sono state le schede bianche e 11 quelle nulle.
A votare ad Andria sono stati in 773: il 72% degli aventi diritto (1036)
Per quanto concerne i dati relativi all’elezione del segretario provinciale, ad Andria, Lorenzo Marchio Rossi ha incassato 367 voti contri i 364 di Di Fazio che, con i dati su base provinciale, è il nuovo segretario Provinciale. Bisognerà attendere domani per ottenere i dati definitivi relativi alle singole città della Bat.
Un dato: sia Giovanni Vurchio che Pasquale Di Fazio erano in quota all’area “Emiliano”.
«Il partito si apre finalmente alla città e a quei giovani vogliosi di sentirsi protagonisti attivi in un progetto di crescita sociale». Così Giovanni Vurchio, neo segretario del Pd andriese. «Il partito sarà strutturato al meglio per affrontare le prossime competizioni elettorali importanti per dare un senso alla vita di questo paese sempre più diretto verso il degrado. Il Pd saprà opporsi fermamente alla politica improduttiva dell’attuale amministrazione giorgino. Inizia un nuovo percorso. Rivolgo i miei complimenti al dott. Frisardi per l’impegno profuso. Ringrazio tutti gli iscritti che mi hanno votato ai quali prometto un fedele impegno nel cercare di unire l’intero partito democratico».
«Una grande festa democratica – ha commentato a caldo Angelo Frisardi – all’insegna di una competizione frutto della passione per la politica. Faccio i miei più sinceri complimenti al neo eletto segretario del circolo cittadino del Pd di Andria dott. Giovanni Vurchio. Con la determinazione e la coerenza progettuale che mi contraddistingue, rimane immutato il mio impegno per valorizzare il nostro territorio e portare risultati concreti. La struttura organizzativa del PD è la colonna vertebrale di un grande partito senza eguali in Italia. Una partita risoltasi con un sostanziale testa a testa ad Andria porta all’esigenza di una analisi politica meditata a sangue molto freddo».