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Risultati elettorali, i capigruppo di maggioranza: «No agli agenti sabotatori interni»

La Redazione
«Non comprendiamo il grido d'allarme lanciato sulla stampa, a commento delle elezioni politiche 2018, da alcuni amici che si richiamano, perlomeno a parole, al centro-destra cittadino»
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«Non comprendiamo il grido d’allarme lanciato sulla stampa, a commento delle elezioni politiche 2018, da alcuni amici che si richiamano, perlomeno a parole, al centro-destra cittadino pur non avendone rappresentanza né in aula consiliare né in partiti o movimenti della coalizione». Si apre così una nota a firma dei capigruppo di maggioranza Marcello Fistola (Forza Italia), Antonio Sgaramella (Direzione Italia), Luigi Di Noia (Andria in movimento), Riccardo Frisardi (Andria Possibile), Marco Di Vincenzo (Catuma 2015); Francesco Sansonna (Alleanza per Andria), Stefania Alita (Noi con Salvini), Gennaro Lorusso (Andria Nuova) e Francesco Lullo (Gruppo Misto) all’indomani delle elezioni politiche dello scorso 4 marzo e del susseguirsi di commenti sui risultati elettorali.

«Amici che, da qualche tempo, e ciò ci rammarica profondamente, non fanno mistero pubblicamente di aver preso totalmente le distanze dalla maggioranza e dall’Amministrazione Comunale.

Ciononostante invitiamo gli stessi ad essere propositivi dando davvero nei giusti termini un apporto civico, intellettualmente onesto e scevro da rancori di natura politica o personale. Il centro-destra locale rimane inclusivo ed è sempre pronto a limare conflittualità e ruggini per il bene della coalizione e della città.
Detto ciò, è evidentemente un errore indicare Andria come la città più grillina della Puglia. Basterebbe, infatti, sfogliare i dati del Ministero per evidenziare come, ad esempio, tra i capoluoghi pugliesi, Brindisi vede l’affermazione dei grillini con il 51% al Senato ed il 52% alla Camera; così come in altri Comuni più piccoli dove il Movimento Cinque Stelle raggiunge percentuali ancora più rilevanti.
Il 48% del Senato ed il 51% della Camera nella nostra città evidenziano, invece, da un lato un dato non distante dalla media al sud dei “Cinque stelle” e dall’altro lato che non aver avuto antagonisti andriesi ha consentito a D’Ambrosio di migliorare di 3 punti percentuali il suo risultato nel collegio camerale.

Del resto siamo stati facili profeti quando, in un documento firmato dall’intera maggioranza, dopo la presentazione delle liste, abbiamo rimarcato la nostra delusione per non vedere, in quella che è una delle città più forti per il centro-destra in Puglia ed in Italia, una degna rappresentanza tra le candidature in posti idonei alla elezione.
Ora, però, comparare le elezioni politiche con quelle comunali ci appare una ineludibile scempiaggine.

É ovvio che far passare in sordina il fatto che i Cinque stelle abbiano spopolato in Puglia ed al Sud sarebbe un errore ma, d’altro canto, non possiamo pensare di ridimensionare una situazione che è, purtroppo, omogenea in tante aree geografiche a noi attigue socialmente e culturalmente.

É il caso, anzi, di rammentare che ad Andria il Centro-destra ha politicamente ampiamente tenuto, segno che vi è un voto d’opinione forte e ben radicato. Non ci si è esaltati per il 45% del centro-destra ottenuto ad Andria nel 2013, non dobbiamo mortificarci per un buon 33% ottenuto oggi con un voto anti-sistema così forte verso i Cinque stelle.

Siamo convinti, altresì, che lavorando sodo, in modo unito e collegiale, e chiarendo ancora di più i contorni della nostra coalizione rispetto a chi preferisce fare da agente sabotatore interno, il futuro sarà nuovamente colmo di successi e soddisfazioni».

domenica 11 Marzo 2018

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