Calcio

Fidelis – Taranto 2-1: Tito e Aya portano l’Andria al 16° cielo!

Antonio Ventola
Il Taranto era andato in vantaggio al 13' con Viola; pareggio dell'Andria con Tito al 38'; goal definitivo di Aya all'89'
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E' impossibile sviare l'importanza di questa partita. Troppo esagerato eticchettarla come definitiva. Doveroso presentarla come fondamentale. Al Degli Ulivi, in un sabato sera che di certo non sembra invernale per quanto concerne la temperatura, si gioca un Fidelis – Taranto che potrebbe rivelarsi un crocevia di un certo valore nell'economia della stagione di entrambe le squadre. L'Andria di Favarin insegue una vittoria che manca da 6 partite, che significherebbe rimanere nella zona rossa lieta della classifica, mentre il Taranto di De Gennaro tenta di allontanarsi dall'altra zona rossa, quella che potrebbe attribuire alla stagione dei connotati parecchio negativi. Poi è un derby e quando si giocano certe partite non ci sono favoriti, ma solo vincitori e vinti al termine dei 90 minuti. 

Passando alle formazioni, Minicucci e Cianci vincono i rispettivi ballottaggi con Mancino e Cruz a centrocampo e attacco. Per il resto tutto confermato nel 3-5-2 favariniano con Croce titolare. Il 3-4-1-2 è il modulo scelto dal Taranto, con Maurantonio a difendere la porta, Altobello, Magri e Pambianchi i centrali di difesa; De Giorgi e Som gli esterni in un centrocampo che presenta in mediana Maiorano e Guadalupi; Lo Sicco dietro le punte Magnaghi e Viola.

Rispetto alle ultime gare viste al Degli Ulivi, questa si presenta piacevole sin dai primi minuti. L'Andria, disposta bene in campo, pare padrona del terreno di gioco oltre a sembrare atleticamente più avanti rispetto agli avversari. Al 6', infatti, già la prima occasione federiciana: cross di Tito in area, Onescu fa sponda per Croce che tira al volo, ma la conclusione è svirgolata. Il Taranto però è vigile e al 13' concretizza la prima occasione utile: lancio dalle retrovie degli ionici, la difesa andriese si fa cogliere di sorpresa, Viola anticipa tutti e, a porta sguarnita, segna in pallonetto. Doccia gelata per il Degli Ulivi che si ammutolisce. La Fidelis è però in palla e risponde immediatamente dopo 5 minuti: cross di minicucci dall'out di sinistra, Croce ruba il tempo alla difesa, colpisce bene di petto la sfera, ma Maurantonio si supera e salva il risultato. Il portiere tarantino si ripete al 22': punizione di Rada battuta dal limite; il portiere ex Akragas devia quanto basta la traiettoria per far impattare la palla sulla traversa. Il Degli Ulivi alza i decibel e l'Andria il ritmo. 26', la trama si ripete: cross questa volta da parte di Tito dall'out di sinistra, Croce spizza di testa per Onescu, il quale, nonostante sia sbilanciato, prova a concludere in porta, ma il tiro è centrale e Maurantonio para senza troppi problemi. Il Taranto torna a farsi pericoloso quasi casualmente e nuovamente con Viola; questo tira da distanza siderale, Pop è fuori posizione ed è costretto ad una grossa parata per evitare un raddoppio, obiettivamente, immeritato. Al 38', infine, i leoni riescono a raccogliere i frutti di un attacco prolungato: solita rimessa lunga di Onescu, Maurantonio questa volta sbaglia il tempo dell'uscita, la sfera finisce sui piedi di Tito che di prima intenzione spara in porta, trova una leggera deviazione, e segna. Pareggio che fa esplodere lo stadio, il quale però si spaventa appena 4 minuti dopo quando, a seguito di un'azione nata da un disimpegno sbagliato di Curcio, Som si trova in ottima posizione davanti a Pop; la conclusione è potente, ma abbastanza imprecisa: palla altissima. L'ultimo sussulto arriva al 46': ennesimo cross dalla sinistra verso il secondo palo, uscita sbagliata di Maurantonio molto simile a quella che ha fatto maturare il pareggio azzurro; sulla sfera questa volta ci arriva Onescu, che al contrario del suo compagno, sbaglia il pallonetto e mette fuori a porta libera. L'arbitro Mei concede un solo minuto di recupero e poi manda tutti a riposo negli spogliatoi.

Il secondo tempo inizia decisamente a ritmi più blandi. De Gennario al 51' è già costretto al primo cambio: fuori Som per un problema muscolare ed al suo posto entra Di Napoli. Langella, in panchina a sostituire lo squalificato Favarin, ricambia tirando fuori un buon Minicucci per dar spazio a Mancino con l'intento di aumentare la qualità della manovra. Ma di azioni pericolose se ne vedono poche e per assistere alla prima bisogna aspettare un tiro da fuori di Onescu al 68', che impegna però poco il portiere ospite ben posizionato. Presa sicura di Maurantonio anche due minuti dopo, seppur con un po' di apprensione, e sempre su di un tentativo di Onescu: questa volta l'esterno biancazzurro si trova in area a colpire di testa un cross dalla sinsitra di Mancino; il 26 andriese incorna schiacciando a terra, ma finisce per rallentarne la traiettoria e per favorire la parata dell'estremo difensore tarantino. Azione simile all'81': il tutto nasce da un cross di Mancino, questa volta più teso e potente rispetto al precedente; Cruz stacca bene, spizza, ma Maurantonio è sempre ben posizionato e blocca. L'Andria però continua ad essere pericolosa da sinistra. All'84' cambiano gli interpreti ma non il copione: cross sul primo palo di Tito, sulla palla ci va Croce, che attacca bene lo spazio, ma il suo colpo di testa finisce fuori. I minuti passano ma, come nel secondo tempo, con il Taranto ormai fisicamente alle corde, i padroni di casa trovano il pertugio vincente: sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Mancino all'89' e smanacciato dalla difesa tarantina, Tito raccoglie il disimpegno ospite e fa partire una bordata da fuori area che Maurantonio non trattiene; sulla respita ci arriva Aya prima di tutti e con il più classico dei tap-in insacca facendo esplodere il Degli Ulivi. De Gennaro prova la mossa disperata inserendo Emmausso al posto di Magri nel recupero e gli ultimi 4 minuti sono di massima pressione tarantina. Ma gli ospiti non riescono a concludere mai verso la porta avversaria e sono costretti alla sconfitta. 

L'Andria torna alla vittoria dopo quasi due mesi ed ottiene un 16° risultato utile consecutivo che pesa come un macigno e valorizza i precedenti pareggi. La Fidelis rimane comunque 7^, ma accorcia in classifica sul Cosenza ora distante 3 punti. Il Taranto invece scende al terzultimo posto a pari punti con Akragas e Catanzaro. Prossima sfida per la squadra di Favarin in trasferta a Melfi. 

TABELLINO 

FIDELIS ANDRIA – TARANTO 2-1

FIDELIS ANDRIA (3-5-2) Pop; Aya, Rada, Curcio; Tartaglia, Minicucci (59' Mancino), Piccinni, Onescu, Tito; Cianci (65' Cruz), Croce. 
A disposizione: Cilli, Allegrini, Volpicelli, Mancino, Ippedico, Vasco, Cruz, Annoni.
Allenatore: Giovanni Langella. (Favarin squalificato per una giornata).

TARANTO (4-3-3) Maurantonio; Altobello, Pambianchi, Magri (90' Emmausso); Som (51' Di Nicola), Maiorano, Guadalupi, De Giorgi; Lo Sicco; Magnaghi, Viola (83' Potenza). 
A disposizione: Pizzaleo, Potenza, De Salve, Russo, Emmausso, Di Nicola, Contini, Cecconello.
Allenatore: Pantaleo De Gennaro. 

ARBITRO: Andrea Mei di Pesaro.

ASSISTENTI: Graziano Vitaloni di Ancona e Enrico Montanari di Ancona. 

NOTE
Marcatori: 13' Viola (TAR); 38' Tito (FID); 89' Aya (FID)
Ammoniti: 24' Cianci (FA); 24' Viola (FA); 27' Altobello (TAR); 78' Guadalupi (TAR)
Espulsi: /
Angoli: 4-0
Recupero: 1' p.t.; 4' s.t.
Spettatori: 2421 per un incasso di 25375,60

(Twitter: @AntonioVentola)

sabato 4 Febbraio 2017

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