Passo indietro a livello di risultato in una gara fondata sul contenimento contro un avversario tecnicamente superiore. Papagni non può far altro che ammettere la sconfitta nel suo secondo post partita da neo-allenatore della Fidelis e analizzare quella che è stata una partita giocata nella propria metà campo con l’intento di colpire il Trapani in ripartenza».
«Se passiamo dall’esaltazione alla depressione commettiamo un grossissimo errore – ha esordito il tecnico biscegliese cercando comunque di smorzare i toni angosciosi – Sapevamo che tipo di squadra andavamo ad affrontare e pensare di fare due goal o tre goal non era una reale possibilità. Abbiamo cercato di trovare delle soluzioni e loro sono stati molto bravi nel primo tempo a pressarci alti non permettendoci di far girare bene la palla. Noi dal canto nostro abbiamo sbagliato i tempi di trasmissione e loro riuscivano sempre a chiudere le traiettorie. Nel secondo tempo, però, abbiamo avuto la sensazione di poter avere più spazi a disposizione per tentare di colpirli, ho inserito Barisic sull’esterno, ma purtroppo il goal e l’infortunio di De Giorgi ha scombussolato i piani».
La sconfitta è però frutto di una situazione pericolosa in fase difensiva da migliorare a tutti i costi: «Abbiamo subito goal su rimessa laterale dopo aver già rischiato nel primo tempo in questa situazione. Sarà un qualcosa che andremo a rivedere per non rischiare di soffrire nuovamente su azioni di questo tipo».
Prestazione che però non lascia solo aspetti negativi: «Non salvo l’espulsione presa in questa maniera, alcune distrazioni in fase di non possesso e, ripeto, le due situazioni su rimessa laterale che ci sono costate la partita, soprattutto a difesa schierata. L’altra faccia della medaglia però mostra una squadra che si aiuta e che si sacrifica. Ci sono degli aspetti comunque positivi sui quali cercheremo di lavorare».
Infine una postilla rivolta al pubblico andriese: «Vorrei ringraziare i tifosi per l’applauso finale. Loro saranno parte fondamentale in questo recupero che deve portarci alla salvezza. La Serie C è patrimonio di questa città e bisogna tenersela stretta».
Le parole di Mister Papagni sono riassumibili in questo modo: “Abbiamo a disposizione una rosa di giocatori che dovra' lottare sino alla fine solo per conquistare la salvezza”. C.V.D.