Mancano due giorni dalla fatidica data del 6 luglio, quando lo sport andriese saprà se continuerà ad avere ancora una squadra pronta a competere in campionati professionistici. Sono giorni frenetici in casa Fidelis Andria, ma mettendo da parte gli allarmismi, la situazione sembra comunque andare verso una risoluzione positiva. Sia chiaro che è facile tirare conclusioni affrettate, sia in negativo che in positivo, ma fonti interne alla società ci dicono che si è sulla strada giusta.
Tentando di fare un po’ di chiarezza, attualmente con tassa di iscrizione, saldo lega e fideiussione pagate e garantite, il vero ostacolo è come ben si sa il pagamento degli stipendi, contributi e ritenute dei tesserati relativi ai mesi di aprile e maggio 2018. Una spesa del valore di 285mila euro, che sarebbe coperta per circa il 50% da Montemurro, Ippedico, Todaro, da un’imprenditore che già in passato ha contribuito alla causa federiciana e da un costruttore andriese. Un altro 15% sarebbe inoltre garantito da un altro imprenditore andriese e da Pastore (Eyes Ottica), il che farebbe scendere la cifra mancante da 250mila a circa 96mila euro.
Insomma, non una cifra insormontabile, ma complicata da trovare (nonostante si stiano attendendo dei riscontri da parte di altri imprenditori andriesi) nel giro di soli due giorni. Investimenti che, se effettuati, comporterebbero una redistribuzione delle quote societarie in base agli apporti assicurati e garantiti per la prossima stagione, oltre che ad un completo riassetto dell’organigramma societario.
Sicuramente la giornata di oggi e quella di domani saranno decisive per le sorti del calcio professionistico andriese, che si spera possa continuare ad abitare sull’erbetta del Degli Ulivi.