Le scuole andriesi si confermano delle eccellenze per tutto il territorio
Il 3° Circolo Didattico “Cotugno” partecipa al programma “Scientiam Inquirendo Discere”
La manifestazione si è svolta presso l’ Aula Magna, ex Facoltà di Agraria dell’ Università di Bari, sede del polo pugliese dell’Accademia dei Lincei, dove è stata allestita l’ esposizione dei lavori dei docenti sperimentatori

Le scuole andriesi fiore all'occhiello dell'offerta formativa dell'intero territorio.
Il 3° Circolo Didattico “Riccardo Cotugno” partecipa al programma “Scientiam Inquirendo Discere”(SID), con l'iniziativa denominata “I Lincei per una nuova didattica nella Scuola: una Rete nazionale”.
Si tratta di un progetto nazionale, nato dal Protocollo d’intesa tra Lincei e MIUR. L'obiettivo è di favorire il miglioramento dei sistemi d’istruzione e di formazione nazionali sia nell'ambito scientifico che umanistico. Nell’attività sperimentale sono state coinvolte le classi 4^ B e 1^ C attraverso un percorso di apprendimento sul seme. E’ stato utilizzato il metodo IBSE (Inquiry Based Science Education). «Si tratta di un metodo innovativo- sostiene la dirigente, dott.ssa Dora Guarino - promosso dalla Commissione Europea, perché è basato sull’investigazione, che stimola la formulazione di domande e azioni per risolvere problemi e capire fenomeni. Gli studenti prendono in considerazione un oggetto di studio, si pongono domande, formulano ipotesi, le verificano attraverso esperimenti e ne discutono i risultati. Dunque l’acquisizione di un metodo scientifico di lavoro».
La sperimentazione, condotta dall’ins. Anna Strippoli e monitorata dalla Trainer, dott.ssa Gabriella Colaprice, si è conclusa con un report finale, che ha visto coinvolte diverse scuole della nostra regione. La manifestazione si è svolta presso l’ Aula Magna, ex Facoltà di Agraria dell’ Università di Bari, sede del polo pugliese dell’Accademia dei Lincei, dove è stata allestita l’ esposizione dei lavori dei docenti sperimentatori e dei loro alunni. La mostra è stata inaugurata dal Linceo Giovanni Martelli, che ha visionato il lavoro ed ha ascoltato con entusiasmo i ragazzi, complimentandosi con loro per il percorso scientifico compiuto e la chiarezza espositiva.
«L’applicazione del metodo IBSE -conclude la dirigente – determinando nell’insegnamento il passaggio dal metodo deduttivo al metodo investigativo, favorisce l’aumento di interesse ed il rendimento scolastico dei ragazzi. Inoltre stimola la motivazione dei docenti e delinea l’assunzione di modelli didattici per lo sviluppo di competenze valutabili: un modo coinvolgente e nuovo di fare didattica».
