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La pandemia che genera disuguaglianze: tanti poveri in più, nel gioco della sopravvivenza

Sabino Liso
Sabino Liso
Tante sono le storie di imprese fallite e di imprenditori sul lastrico che hanno dovuto rinunciare a svolgere le loro attività a vantaggio sempre e solo dei più forti. Ecco che i miliardari sono sempre più ricchi con la pandemia
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Da oltre un anno a questa parte anche noi dell’informazione abbiamo imparato a convivere con il mostro invisibile, ma convivere non significa saperlo gestire.
Da una parte i numeri, ufficiali ma senza possibilità di riscontro se si fanno domande, dei bollettini regionali che mettono a dura prova anche il più attento e scrupoloso lettore, ma tant’è queste sono fonti istituzionali, così è.
Dall’altra parte quelli del “Io apro”: i titolari delle partite iva, a un punto di non ritorno, molti di loro vessati dalla pressione fiscale e “snobbati” dai “ristori”. Una parola tanto abusata in questi mesi che solo a pronunciarla si rischia di sollevare un vespaio di polemiche.

Nella capitale ha sfilato il corteo e il sit-in non autorizzati, una persona è rimasta ferita; alcuni manifestanti lanciano petardi e oggetti contro le forze dell’ordine; “le aperture subito”; “la paura di morire non ci sta facendo vivere”; “siamo qui a sostegno delle categorie colpite perché lavorare è un diritto”. Alcuni sventolano il tricolore, altri urlano contro il governo: “ci negano anche il diritto di manifestare”, “non siamo delinquenti, vogliamo solo lavorare”.

Non sappiamo se l’esecutivo, in vista delle tensioni generate ieri durante la manifestazione, possa dare ulteriori accelerate a reali scostamenti di bilancio e erogare aiuti completi alle categorie seriamente in difficoltà, quel che invece sappiamo e di cui poco si parla è il divario sempre più accentuato di categorie sociali sempre più equidistanti: in tempi di guerra, perché di guerra si tratta, il lupo mangia l’agnello.
Tanti sono gli imprenditori che, forti di una condizione economica a loro vantaggio, hanno un potere contrattuale che schiaccia il più debole colui che svende i suoi beni, i suoi servizi pur di non perdere completamente in questo gioco di sopravvivenza. Tante sono le storie di imprese fallite e di imprenditori sul lastrico che hanno dovuto rinunciare a svolgere le loro attività a vantaggio sempre e solo dei più forti. Ecco che i miliardari sono sempre più ricchi con la pandemia. 

Tanti soldi finiscono quindi sempre di più in poche mani e più sei ricco più puoi permetterti di creare ricchezza.

La pandemia la risolveremo solo ed esclusivamente quando tutti saremo vaccinati. Solo allora non ci saranno più scuse, tutti potranno riprendersi in mano, più o meno le loro attività.

Anche Andria ha la sua "razione" di povertà incipienti: basti pensare a tutte le categorie che hanno manifestato nei giorni scorsi, dagli ambulanti ai parrucchieri. Ma serve un'accelerata sui vaccini e una presa di coscienza collettiva, che metta da parte il solito "a me che me ne frega" e che ci faccia pensare a chi sta accanto a me, e sta fallendo dopo una vita di sacrifici: io che sto facendo, nel mio piccolo, per evitare la disperazione a queste famiglie? Forza, che la libertà è dietro l'angolo. A noi la pazienza e la forza per rincorrerla alla giusta maniera.

martedì 13 Aprile 2021

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Giuseppe Di Schiena
Giuseppe Di Schiena
3 anni fa

Complimenti a Sabino Liso, il primo articolo sensato da 1 anno a questa parte… finalmente anche qualcuno della stampa inizia ad aprire gli occhi… il mio auspicio è che questo accada anche a livello nazionale, con le varie testate giornalistiche e i vari tg che sono assoggettati al potere.