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Festa patronale, le forze di maggioranza: «Ecco come stanno le cose»

La Redazione
PD, ABC, AndriaLab e Futura: «L'Assessore Cesareo Troia, al contrario, ha proposto ai fieristi di installare le loro bancarelle in Largo Ceruti e ai pochi fieristi del torrone di installare le loro strutture in Piazza Catuma»
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Le quattro forze di maggioranza (PD, Andria Bene in Comune, AndriaLab3 e Futura) condividono la seguente nota a proposito della questione che tiene banco in queste ore relativa alla "mancata" realizzazione della festa padronale: «Il tema della prossima Festa patronale è, ormai da giorni, al centro del dibattito pubblico cittadino. Sia ben chiaro, non pretendiamo che il nostro punto di vista venga condiviso da tutta la città. Al contrario, non possiamo accettare che una decisione, presa con responsabilità e dopo aver valutato attentamente l’attuale situazione insieme alla Prefettura, venga screditata e stigmatizzata da qualche aspirante detrattore.

In questo senso, ci sembra opportuno intervenire sull’argomento, rappresentando come sono andate davvero le cose e fornendo ai cittadini le spiegazioni che meritano.

In primo luogo, chiariamo un aspetto importante: la Festa patronale è una festa religiosa. La decisione di non svolgere per il secondo anno consecutivo alcune delle tipiche celebrazioni religiose della nostra Festa patronale, dunque, è legata alle indicazioni date dalla Conferenza Episcopale Pugliese (per altro rese note già molti mesi addietro). In poche parole, la tradizionale processione non ci sarà nemmeno quest’anno a prescindere da quale sia il punto di vista di questa Amministrazione.

In secondo luogo (ed è abbastanza fastidioso doverlo ribadire in continuazione), il motivo per cui la Conferenza Episcopale Pugliese ha fornito questo tipo di indicazioni è che nella nostra città è ancora in atto l’epidemia COVID. Nello specifico, ad Andria ci sono 308 nostri concittadini che in questo momento hanno contratto la malattia, dato tra l’altro in continuo aumento. Dunque, nonostante la maggioranza degli andriesi abbiano già ricevuto la prima dose di vaccino, le problematiche legate all’epidemia COVID sono tutt’altro che risolte. Una questione non secondaria nella formulazione della nostra decisione, inoltre, è che la gran parte dei ragazzi e degli adolescenti della nostra città non risulta ancora vaccinato per questioni anagrafiche.

Dati questi presupposti, arriviamo a rispondere alle domande che ci vengono rivolte: perché non ci saranno le luminarie e i fuochi? Perché non ci saranno le giostre? Perché non avete dato l’autorizzazione ai fieristi?

Affrontiamo i temi uno per volta, onde evitare la confusione in cui prosperano alcuni nostri detrattori.

Innanzitutto, l’installazione delle luminarie e l’organizzazione degli spettacoli pirotecnici non sono attività di competenza del Comune di Andria ma dal Comitato Festa Patronale. Comitato che quest’anno ha deciso, in assenza delle celebrazioni liturgiche e della processione, di non procedere come da tradizione. Decisione che comprendiamo e rispettiamo.

Per quanto riguarda le giostre, invece, la nostra riflessione è partita dalla convinzione che, durante la Festa patronale, queste vengano frequentate principalmente da giovani ed adolescenti. Ovvero da quella fascia di nostri concittadini che per la maggior parte non sono ancora vaccinati e che, tra l’altro, tra pochi giorni torneranno a scuola. Nella convinzione che non sia affatto opportuno creare occasioni di assembramento tra persone non vaccinate, pertanto, ci siamo assunti la responsabilità di non concedere alcun luogo per l’installazione delle giostre.

Discorso completamente diverso è quello che bisogna affrontare per quanto riguarda i fieristi. Questa Amministrazione non ha mai detto di non voler assegnare uno spazio ai fieristi per la Festa patronale: semplicemente non ha ritenuto opportuno confermare Corso Cavour come luogo di svolgimento della fiera. L’Assessore Cesareo Troia, al contrario, ha proposto ai fieristi di installare le loro bancarelle in Largo Ceruti, ovvero in un’area idonea al controllo degli accessi ed in cui gli stessi operatori avrebbero potuto provvedere al rispetto delle normative vigenti e, dunque, alla verifica dei Green Pass. Ancora, per fare in modo che la tradizione venisse rispettata, è stato anche proposto ai pochi fieristi del torrone di installare le loro strutture in Piazza Catuma secondo le modalità già utilizzate per altre manifestazioni.

Proposte che, pur rimanendo ancora valide, nella sede dell’incontro con i rappresentanti dei fieristi svoltosi lo scorso 7 settembre sono state rigettate dagli stessi operatori, i quali hanno confermato la loro volontà di procedere allo svolgimento della Festa patronale esclusivamente in Corso Cavour. La questione, dunque, non è tanto se svolgere o meno la fiera della festa patronale, quanto il principio per il quale “o in Corso Cavour o niente”.

Al termine dello stesso incontro, inoltre, lo stesso Assessore ha chiesto ai fieristi di proporci un’area con le stesse caratteristiche di Largo Ceruti per lo svolgimento della fiera della Festa patronale, in cui possa essere garantito il rispetto delle norme previste. Proposta che non è pervenuta in quella sede.

Questi sono i fatti. Tutto il resto sono tentativi di ritagliarsi un po’ di popolarità, semplificando problematiche che semplici non sono affatto».

giovedì 9 Settembre 2021

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Franco
Franco
2 anni fa

Resta il dubbio, le circostanze del Covid sono infatti uguali per tutti i Comuni vicini. Eppure le decisioni sulle Feste patronali sono diverse. Ne consegue che le motivazioni del no non sono così ineludibili, come si vorrebbe invece far credere.

Marco
Marco
2 anni fa

Qualcuno vuol forse convincerci che i paesi vicini sono abitati da amministratori e cittadini sconsiderati che hanno deciso di far svolgere le Feste patronali nonostante il pericolo?

Dino zoff
Dino zoff
2 anni fa

Anziché sperare che il covid sparisca totalmente,pensiamo alla festa patronale,alle giostre,alle benedette bancarelle.Dico io porca puttena (alla Lino Banfi) e tutti in quei tre giorni pretendi di lavorare?? La maggior parte degli Andriesi stavano all'agenzia group point,per organizzare l'uscita…..Ad Andria ci saranno solo ragazzini ,quelli che in quei giorni non prenderanno bici elettriche,ma faranno baldoria diversamente..Confermo il fatto che al nord ci chiamano Terum ( terroni)

Paolo villaggio
Paolo villaggio
2 anni fa

Il covid non è sparito totalmente..Non abbassiamo la guardia……
Io anziché la festa patronale,affronterei il problema delle bici elettriche.giovedi ore 21 mentre rientravo a casa,a divieto mi vedo sbucare di fronte tre bici elettriche,( uno spavento non indifferente) Uno mi ha urlato: ricchione apri gli occhi che tua madre…..( Tutto in vernacolo andriese) ALTRO CHE FESTA PATRONALE…….Qui ste bici aumentano giorno dopo giorno………

Emanuele
Emanuele
2 anni fa

Intanto la nostra cara sindaca non a perso l'ennesima occasione di mettersi in mostra..

Domenico Guglielmi
Domenico Guglielmi
2 anni fa

Ragazzi io penso che molto probabilmente nonostante siano passati quasi due anni dalla prima chiusura noi andriesi non ci siamo ancora resi conto del pericolo che stiamo correndo,il virus del covid è molto ma molto contagioso, quindi decidiamoci se vogliamo continuare a vivere con questo pericolo oppure che una volta per tutte prendiamo coscenza di questo fatto. Alla festa dei santi patroni tutti siamo affezionati ma occorre fare virtu di necessità, quindi pazientiamo cosi forse ritorneremo a vivere e goderci la festa patronale!

il
il
2 anni fa

La questione, dunque, non è tanto se svolgere o meno la fiera della festa patronale, quanto il principio per il quale “o in Corso Cavour o niente”.
Stesso principio che vale per il mercato….o la villa o niente.
Pugno duro anche per i mercatari

Roberto Vincenzo
Roberto Vincenzo
2 anni fa

Purtroppo devo dire la mia sono anni che la festa padronale la vogliono fare sparire l'anno fatto a po a po per non fare sembrare nulla ai cittadini. Questa festa è un si bolo importante per il nostro paese ma tutto ciò è k c'è sempre un problema del bisnes. Prima i fuochi d'artificio venivano 3 aziende a fare illuminare i cieli di Andria e a fine festa veniva premiato il più bello ora invece si fa l'appalto e si sa già chi a preso l'appalto e allora di che stiamo parlando posso dire solo grazie sindaco quando criticava la destra perché dicesti che non si doveva togliere lagioia ai bambini e ai fedeli grazie. Ricorda che i bambini in questi 2 anni anno subbito sono un trauma anche gli anziani che non vedevono l'ora di andare a vedere la nostra processione storica

Riccardo Ciciriello
Riccardo Ciciriello
2 anni fa

Come che questa legge non è stata rispettata con l'evento castei.dei mondi

Michele Tesse
Michele Tesse
2 anni fa

Siamo alla solita barzelletta che va avanti da 2 anni Luglio e Agosto tutti in vacanza e assembramenti a fiume x poi tornare a Settembre e ricompare l'epidemia Covid ….Andria vuole la festa patronale .