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Tributi 2016: emessi più di 11mila accertamenti per un totale di circa 7 milioni di euro

la redazione
I provvedimenti saranno notificati nelle prossime settimane ai contribuenti che restano ancora in attesa di risposte alle istanze presentate l'anno scorso sugli accertamenti del 2015
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Come di consueto, a ridosso della conclusione dell’anno, l’Ufficio Tributi del Comune di Andria ha provveduto a completare l’attività di accertamento e ad emettere i relativi atti da notificare ai contribuenti “non in regola” con i pagamenti riferiti all’annualità 2016. Dai dati degli accertamenti emessi risulta che per il 2016 la TARI non pagata è pari a più di 600mila euro, l’IMU è più di 5 milioni di euro e la TASI quasi di 1 milione di euro. Dati importanti se si considera la situazione finanziaria ed economica dell’ente.

Nello specifico sono stati emessi 3067 avvisi TASI per un importo totale di euro 967.001,00, di cui euro 744.037,00 per imposta, euro 194.670,00 per sanzioni, euro 9.892,00 per interessi ed euro 18.402,00 per spese di notifica.

Per ciò che riguarda la TARI sono stati emessi 1620 avvisi di accertamento per un importo totale di 609.303,00 euro, di cui 470.785,41 euro TARI netta, 122.208,00 euro per sanzioni, 6.589,69 euro interessi e 9.720,00 euro per spese di notifica.

Mentre, per l’IMU sono stati emessi 6.897 avvisi per un totale di 5.270.538,00 euro, di cui 4.127.082,00 euro relativo all’imposta, 1.047.630,00 euro per sanzioni, 54.444,00 euro relativo agli interessi e 41.382,00 euro di spese di notifica.

L’elaborazione di tali avvisi è stata affidata alla Advanced Systems S.p.a. che gestisce il servizio di manutenzione, assistenza ed elaborazione dei prodotti software gestionali dei tributi locali.

Detti accertamenti saranno notificati nelle prossime settimane ai contribuenti che restano ancora in attesa di risposte alle istanze presentate l’anno scorso sugli accertamenti del 2015 su cui erano stati assunti alcuni impegni per risolvere la situazione venutasi a creare a causa della vicenda giudiziaria sulle aliquote da applicare.

Eppure si era detto che la situazione sarebbe stata risolta “velocemente” anche grazie allo sportello “LinkMate” che avrebbe dovuto accorciare le distanze tra ufficio e cittadini e, invece, non ha fatto altro che creare incertezza in chi ha usato quel mezzo per chiedere delucidazioni e presentare istanze e resta in attesa di riscontri.

Quanto altro dovranno attendere i contribuenti per avere risposte certe alle questioni poste da ognuno?

In questi giorni si è parlato anche di un potenziamento dell’ufficio tributi che richiederebbe più “manovalanza” e non solo un dirigente che, senza personale, non risolverebbe le tante criticità che interessano l’ufficio.

Una situazione che avrebbe bisogno di una seria politica di “rilancio dal basso” per scongiurare il pericolo di affidarne la gestione all’esterno (come già avviene per numerosi servizi) e generare un ulteriore salasso ai danni dei cittadini onesti.

lunedì 10 Gennaio 2022

(modifica il 11 Aprile 2022, 9:21)

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Nicola memeo
Nicola memeo
2 anni fa

La verità, il settore tributi del comune di Andria era, ed è gestito male. Personale incompetente e dirigenti che si sono succeduti a capo di questo ufficio non riusciranno mai a far pagare le tasse ai cittadini andriesi. Fini a quando un sindaco con le dovute e coraggiose iniziativa personale non da ad una società recupero crediti il settore tributi.

Sinisi Matteo
Sinisi Matteo
2 anni fa

7 milioni di accertamenti ???????????? scusate ma il comune non è indebitato di 100 milioni ???????????? qua i conti non tornano.

Bordon
Bordon
2 anni fa

No comment. Dal 2019 ogni anno mando all ufficio tributi l istanza di rimborso Tari per gli anni 2014/2015/2016/2017, per non farli andare in prescrizione. Ogni anno oltre alla presa in carico dell istanza non ricevo nessun rimborso o compensazione. Non mi sembra il modo migliore per instaurare un rapporto di fiducia col contribuente

G. R.
G. R.
2 anni fa

Ll'art. 28 Legge – 24/11/1981, n.689 – Gazzetta Uff. 30/11/1981, n.329, stabilisce testualmente: Il diritto a riscuotere le somme dovute per le violazioni indicate dalla presente legge si prescrive nel termine di cinque anni dal giorno in cui è stata commessa la violazione. L'interruzione della prescrizione è regolata dalle norme del codice civile. Pertanto mi chiedo è legittimo chiedere somme riferite all’anno 2016? Se non ci sono state comunicazioni nel tramite, questi avvisi sono da intendersi riferibili a richieste prescritte.

Nicola de nigris
Nicola de nigris
2 anni fa

Cittadini preparatevi xche nelle prossime settimane arrivano le cartelle pazze occhio. ????????

unandriesecometanti
unandriesecometanti
2 anni fa

può sembrare antipatico dirlo ma ….. le tasse si devono pagare. altrimenti non si ricevono i servizi e cosa più importante non li ricevono chi le tasse le paga regolarmente.

RENDINE ALESSANDRO
RENDINE ALESSANDRO
2 anni fa

“Quanto altro….?”.Il quesito è più che legittimo ed il comportamento dell'Uff.Tributi è quanto meno offensivo dei confronti dei contribuenti andriesi. Posso inequivocabilmente attestare che dopo il rimborso richiesto il 10/4/2018 (quindi “nei termini di prescrizione”), è stato del tutto ignorato anche il ricorso-reclamo ex art. 17 del D.Lvo 546/92 del 5/9/2021. Ovviamente,sempre in dispregio del tatto reclamizzato rapporto di collaborazione fra cittadini ed Amministrazione, il Responsabile del locale Uff.Tributi non si è degnato neppure di rispondere alla espressa sollecitazione formulata a mezzo PEC il 2/12/2021. Anche una risposta negativa -per educazione- va fornita, ma osservo purtroppo che manca anche quella!

UnAndrieseOnesto
UnAndrieseOnesto
2 anni fa

Se le cartelle sono riferite a tasse non pagate, benvengano. Poi è vero che l'ufficio Tributi funziona malissimo, che non c'è comunicazione tra le anagrafe tributarie, ecc. Ma le tasse si pagano ed i furbetti non devono attendere o sperare che il reato – perché di reato si tratta – vada in prescrizione.