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Il dirigente Annese: «La scuola vuole collaborare ma siamo al parossismo burocratico»

La Redazione
Il caos nelle scuole dopo il rientro dalle vacanze natalizie, con modalità diverse ma sempre eccessivamente legate a moduli che cambiano in continuazione per l'andamento della pandemia e la curva dei contagi che continua a salire
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Il parossismo burocratico: è quello che attanaglia le scuole in questo periodo, dopo il rientro dalle vacanze natalizie, con modalità diverse ma sempre eccessivamente legate a moduli che cambiano in continuazione per l'andamento della pandemia e la curva dei contagi che continua a salire. È quello che lamenta Pasquale Annese, vice presidente regionale del sindacato Dirigentiscuola, che abbiamo intervistato questa mattina. Una novità però si affaccia all’orizzonte: domani si terrà un incontro in regione al fine di snellire una procedura che al momento risulta elefantiaca e agevolare il lavoro già difficilissimo delle scuole.

«Io ho usato il termine parossistico e al tal riguardo vorrei dire che tutti noi figure istituzionali in questo momento dobbiamo adoperarci per garantire al meglio il servizio, ma tra il dire questo e travolgere le scuole di adempimenti ai quali non sono tenute ce ne corre: mi fa piacere che l’ufficio scolastico regionale e l’assessorato alla sanità della regione Puglia ci abbiano convocato per domani alle 12, dopo che abbiamo posto la questione in termini dirimenti, e ci auguriamo, come pare, che qualche snellimento e semplificazione delle procedure lo stiano pensando. Questo è già un passo in avanti perché almeno hanno preso consapevolezza del fatto che il sistema che avevano messo in campo è ingestibile. Le scuole sono disposte a collaborare con delle procedure snelle e soprattutto non con adempimenti che non spettano a noi».

Con questo parossismo burocratico è la didattica a venir meno?

«Sì, lei ha centrato il focus, tutto stiamo facendo fuorché fare didattica. Dai dirigenti ai docenti ai referenti covid, siamo letteralmente travolti di questi adempimenti di cui non si comprende nemmeno la ratio. Noi ora dobbiamo rilasciare una dichiarazione che poi il genitore deve portare al medico curante, il quale deve trasmettere alla farmacia di turno: quindi sono tre organi che vengono coinvolti in una procedura che si potrebbe e si dovrebbe semplificare. Noi come organizzazione sindacale non rivendichiamo il diritto a non collaborare ma vogliamo farlo in modalità e termini umani».

giovedì 20 Gennaio 2022

(modifica il 11 Aprile 2022, 9:18)

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