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Caldarone: «Gucci, il castello e il deserto»

La Redazione
Castel del Monte
«Ogni tanto un grido di dolore per la valorizzazione la nostra terra, e poi il silenzio ripiomba... Simbolo di tutto è  l'info-point sotto il castello,  allo stato inutile e dannoso come immagine»
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Un week end festivo ha fatto registrare nuovamente molti visitatori presso il maniero federiciano. Turisti che non lasciano traccia sul nostro territorio andriese. Problema atavico, quello del turismo mordi e fuggi legato a Castel del Monte, che non viene mai preso di petto dalle istituzioni. Tanto potenziale inespresso potrebbe trovare giusta collocazione in un momento storico, legato ai finanziamenti del PNRR, se solo esperti del settore facessero rete e proponessero un programma unico di sviluppo. Questa, l'analisi di Vincenzo Caldarone (Futura – rete civica popolare)

25 aprile: il parcheggio di Castel Del Monte strapieno, centinaia di persone a piedi nel bosco, e tanti al Castello. Il viaggio riprende finalmente. Poco dopo, Chiostro di San Francesco, un gruppetto di visitatori delusi che commentavano “qui non c’è nessuno”.

La casa di moda Gucci sceglie la location del Castel del Monte per un evento di portata internazionale, cogliendo in pieno la magia,  la unicità, il genius loci del Castello e  della Murgia.

La nostra razione non può limitarsi alle cerimonie e gli auto-compiacimenti; ogni tanto un grido di dolore per la valorizzazione la nostra terra, e poi il silenzio ripiomba… Quel silenzio che fa  del territorio attorno al Castello, e del nostro territorio, un deserto per la qualità ricettiva, per la promozione, per la sicurezza, per i servizi e la attrattività. Simbolo di tutto è  l’info-point sotto il castello,  allo stato inutile e dannoso come immagine. Se non affrontiamo questa causa di arretratezza  rimarremo sempre in attesa di qualche “potente” che ci fa visita. Invece 500.000 presenze l’anno, solo per citare il castello, bypassano il territorio senza lasciare tracce significative nella economia e  nella comunità.

Alcune iniziative sono state avviate, ma devono essere rafforzate e sostenute:

–         la promozione sociale e digitale del sito Unesco, che integra anche i luoghi della città per la fruizione , e si rivolge ai social per la promozione;

–         La costruzione della rete di operatori turistici e agroalimentari del territorio. La rete, assistita dal GAL, dovrà  proporre un programma di sviluppo su cui sono possibili decine di milioni di finanziamenti per servizi, ricettività, riqualificazione ambientale e promozione;

–        I bandi del Piano Nazionale di Ripresa (fondi europei del Recovery plan) sono imminenti e puntano tutti ad innovazione, digitale, qualità e ambiente. Purtroppo il territorio, anche le istituzioni locali, sono quasi del tutto assenti da questo punto di vista.

Abbiamo solo due-tre anni  per recuperare – conclude Vincenzo Caldarone -. Il  tempo non ci aspetta, e se lasciamo il Castello come faro in mezzo al deserto, altre mete, altri simboli e luoghi emergeranno. È ora che operatori turistici, della enogastronomia di qualità, start up giovanili che si dedicano alla innovazione digitale e alla  qualità ambientale, ai servizi di accoglienza e ricettività, alla promozione, si uniscano per produrre un progetto unitario, in cui ognuno trova la propria opportunità di crescita, e insieme si anima un territorio che può avere nel turismo e nella qualità ambientale la vera, finalmente, leva di sviluppo e rinascita.  Il momento è adesso».

martedì 26 Aprile 2022

(modifica il 2 Agosto 2022, 11:41)

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Marco Lenoci
Marco Lenoci
2 anni fa

Serve gente competente che abbia la passione per il nostro territorio, la passione di ricercare i finanziamenti utili, di informarsi e di una visione coerente e concreta. Questa amministrazione è allo sbando della fuffologia, gestita da un Sindaco che fa la social media manager, arroccata sulle sue posizioni, circondata da uno staff povero di idee e vetusto di conoscenze. E qualcuno dice che anche il presidente Emiliano abbia chiamato il nostro sindaco. Dopo due anni nessuno ha ancora percepito un chiaro disegno, la cosiddetta visione della nostra sindaca.

Leone biancazzurro
Leone biancazzurro
2 anni fa

Futura sta sfiduciando il proprio assessore? Lo chiedo per un amico.

Riccardo M.
Riccardo M.
2 anni fa

Bellissimo articolo, adatto ad un rappresentante dell' opposizione e….non della maggioranza…

Cp
Cp
2 anni fa

👍 V. Caldarone il Castel del Monte potrebbe dar luogo a centinai di posti di lavoro, dall’info point alla manutenzione del verde, dai bus navetta alle agenzie di servizi digitali. Ecc..ecc..

Vittoria Bruno
Vittoria Bruno
2 anni fa

adoro Castel del monte e ci andrei molto più spesso ma se arrivi oltre l’orario navetta, volendo fare il percorso a piedi mi fa paura percorrere quella strada senza un sentiero apposito per pedoni. Le auto ti sfiorano ed al buio è pericolosissimo. Possibile che non si sia ancora pensato ad un percorso pedonale in sicurezza?

Antonio.m
Antonio.m
2 anni fa

Se volete vi consiglio io sul da farsi per fare diventare Castel del Monte il fiore all'occhiello dell'economia turistica pugliese visto che i nostri “politici” non ci arrivano…