Quest’anno la processione dedicata alla festa del Santissimo Salvatore avrà un percorso che richiama la tradizione: non si arriverà più in piazza Catuma, com’è accaduto nelle ultime edizioni fatte prima della pandemia, ma si raggiungerà Largo Grotte per collegare (in maniera ideale, s’intende) il santuario dei padri dehoniani con la chiesa di San Nicola nel centro storico cittadino. È questa la novità più importante che riguarda la Solennità della Trasfigurazione del Signore celebrata oggi ad Andria. Si tratterà, dunque, di un percorso più breve ma pensato per rendere onore alla tradizione e alla storia.
Una tradizione, quella della festa del Santissimo Salvatore, legata alla cultura contadina: per questo i padri dehoniani hanno deciso che la statua sarà trasportata su un carrello trainato da un trattore. In questo giorno, lo ricordiamo, s’invocava la pioggia per contrastare la siccità nei campi.
Come da tradizione, oggi al santuario ci sono messe ogni ora dalle 4 del mattino sino a mezzogiorno. Al pomeriggio, invece, la prima messa è alle 17 cui segue la processione. Al ritorno di quest’ultima (le 20:30 circa) c’è la messa conclusiva presieduta dal provinciale dei dehoniani, padre Ciro Moschetta. Domani, giorno successivo alla festa tradizionalmente dedicato agli ammalati, alle 11 l’Eucaristia sarà presieduta dall’arcivescovo di Catania, monsignor Luigi Renna; alle 18:30 ci sarà un’altra messa. La celebrazione delle 19:45, in cui saranno benedetti gli ammalati, sarà presieduta da don Sabino Lambo, vicecappellano dell’ospedale.
«Il santuario è un luogo di comunione così come tutta la Chiesa – dichiara padre Francesco Mazzotta, rettore del santuario e direttore dell’emittente televisiva Tele Dehon -, è un posto in cui vogliamo ritrovarci per pregare e accogliere la Parola che il Signore ci rivolge».