Attualità

Nello Yemen aumentano i feriti di guerra

Geremia Acri
Il conflitto si intensifica su diverse linee del fronte, aumentano i feriti di guerra nelle strutture gestite da Medici senza frontiere, nelle città di Hodeidah, Hajjah, Aden, Saada e Taiz
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Il filosofo Socrate diceva: «Tutte le guerre sono combattute per denaro». Bisogna aggiungere che tutte le guerre sono ingiuste, disumane e devastanti perché non rispettano il valore sacro della vita. Le guerre sono irrazionali e inutili per l’umanità e questo è un dato ineluttabile, che si scontra contro l’idea di civiltà e di progresso.

Nello Yemen il conflitto si intensifica su diverse linee del fronte, aumentano i feriti di guerra nelle strutture gestite da Medici senza frontiere, nelle città di Hodeidah, Hajjah, Aden, Saada e Taiz.

A Hodeidah, il 1 novembre, è stata lanciata un’importante offensiva da parte delle forze fedeli al presidente Hadi e sostenute dalla Coalizione guidata dall’Arabia Saudita, contro le truppe di Ansar Allah. I pesanti combattimenti sul terreno e i bombardamenti aerei minacciano la vita di migliaia di civili.

Dal 1 al 6 novembre, le équipe di MSF a Hodeidah hanno curato 24 civili feriti nell’ospedale di Al Salakhana, tra cui cinque donne e nove bambini. Di questi pazienti, 17 hanno riportato lesioni da esplosione e uno di essi aveva una ferita da arma da fuoco.

Contemporaneamente, altri 50 feriti di guerra sono stati trattati nell’ospedale chirurgico da campo, di MSF, a Mocha, 180 km a sud di Hodeidah, per lo più colpiti da esplosioni e armi da fuoco. Tra essi anche tre donne e otto bambini.

Questo incremento è conseguente all’intensificazione dei combattimenti a terra e dei bombardamenti aerei a Hodeidah. «Le forze sostenute dalla Coalizione guidata dall’Arabia Saudita hanno lanciato un’offensiva più aggressiva, con lo schieramento di truppe sul terreno che hanno rapidamente circondato la città», ha evidenziato Frederic Bertrand, capo missione di MSF nello Yemen. «Ciò solleva timori di un assedio che potrebbe avere ripercussioni sulle decine di migliaia di persone che vivono ancora all’interno di Hodeidah.

Ogni giorno sentiamo il suono di forti attacchi aerei e sparatorie in città», ha proseguito Bertrand.

Attacchi aerei quotidiani sono in corso anche nel distretto di Haydan, nel governatorato di Saada, la regione più pesantemente bombardata da quando il conflitto si è intensificato, nel marzo 2015. L’organizzazione non governativa lavora nell’ospedale di Haydan, che tre anni fa è stato colpito da un attacco aereo della Coalizione.

Nell’ospedale traumatologico di MSF ad Aden, giungono un numero crescente di feriti di guerra provenienti da Hodeidah e Taiz. Nei primi giorni di novembre, 16 pazienti sono stati curati nell’ospedale di Aden per ferite di guerra.

Mentre i conflitti si intensificano a Hodeidah e in altre parti del Paese, i sanitari sono estremamente preoccupati per i pazienti e per le migliaia di persone che vivono vicino alle linee del fronte.

Purtroppo il mondo ci ha abituati a pensare, che l’umanità è destinata alla guerra. La guerra è uno strumento di potere politico che i potenti della terra esercitano su Paesi, Stati o Nazioni deboli, per prevaricarli ed estorcere risorse, denaro e affari. La sola alternativa alle guerre sarebbe la cultura come strumento di pace e di liberazione per l’umanità. Solo la conoscenza potrebbe ripristinare la giustizia sociale.

mercoledì 14 Novembre 2018

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