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“Donna dell’anno”, Loreta Colasuonno: «Dedico a mio padre questo premio»

La Redazione
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Premio donna dell'anno ass. Madonna dei Miracoli a Loreta Colasuonno
Sabato la cerimonia di premiazione nella basilica di Santa Maria dei Miracoli: un encomio importante, rivolto ad una donna che con dedizione si è distinta in ambito professionale e non solo seguendo la legalità
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Si è tenuta sabato scorso la cerimonia di premiazione dell’evento “Donna dell’anno” giunta alla sua XVI edizione e promossa dall’ass. Madonna dei Miracoli.

L’evento, in occasione della Solennità del ritrovamento della Sacra Immagine della Madonna dei Miracoli di Andria, ha visto la premiazione del Vice Questore Aggiunto di Cerignola, Loreta Colosuonno.

Un encomio importante, rivolto ad una donna che con dedizione si è distinta in ambito professionale e non solo seguendo la legalità e le vie del Vangelo. Questa la motivazioni che ha spinto il direttivo dell’associazione, presieduto da Giuseppe Confalone, ad assegnare il premio alla nostra concittadina: “Una figura femminile che nel corso degli anni ha dimostrato forza e coraggio; una donna determinata che ha saputo lottare anche contro la criminalità organizzata e che prima ancora di essere una donna al servizio della giustizia e della legalità è una donna è una donna come tante altre, che difende i suoi principi e i sui sani valori”.

«Il premio per me rappresenta una soddisfazione soprattutto personale perché proviene dalla mia città di origine – commenta Loreta Colasuonno – Non ho mai prestato la mia attività lavorativa in questa città e ancora di più, questo riconoscimento, mi riempie di gioia. Presto questo servizio con il massimo impegno e passione senza aspettarmi niente e ancor di più questo riconoscimento mi riempie di gioia. Lo dedico a mio padre che ho perso 20 giorni dopo il mio arrivo al commissariato di Cerignola, nel 2013, quando ho intrapreso forse il momento più difficile della mia carriera».

Al Vice questore è stata donata una lampada a olio, un oggetto particolarmente significativo per il culto andriese: la tradizione cattolica vuole infatti che sabato 10 marzo del 1576 venne riscoperta la laura basiliana di Santa Margherita in lama, in seguito alla ricerca condotta dopo l’apparizione in sogno della Madonna ad un ragazzo andriese. Nella laura venne scoperta un’icona bizantina con l’immagine della Madonna con il Bambino, di fronte alla quale venne posizionata una lampada a olio che i tre scopritori si impegnarono a tener accesa a turno. Passato del tempo, uno dei tre si dimenticò di rifornire d’olio la lampada, che fu trovata ugualmente ardente e colma d’olio. L’evento, ritenuto miracoloso, venne riferito all’allora vescovo di Andria, Luca Fieschi e il 6 giugno dello stesso anno venne celebrata una messa nella quale l’immagine della Vergine ebbe il nome di “Santa Maria dei Miracoli d’Andria”.

La lampada è stata donata a Loreta Colasuonno perchè “sia luce per i suoi passi” nel cammino verso la legalità e la giustizia.

lunedì 18 Marzo 2019

(modifica il 2 Agosto 2022, 13:53)

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