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I rappresentanti di istituto delle Scuole Superiori​: «Noi studenti combattenti, condottieri»

La Redazione
«Noi vogliamo continuare a crederci, ad essere gli amplificatori di un messaggio intrinsecamente giusto, e la cui verità prescinde dalla percentuale di spontaneità che vi è alla fonte, dalle presunte strumentalizzazioni politiche»
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Replicano ai messaggi di alcuni esponenti politici, colleghi giornalisti, che dalle loro pagine social mettono in dubbio la bontà dell’azione di Greta Thunberg, la ragazzina svedese che è stata in grado di catturare l’attenzione di tutto il pianeta sulla necessità di affrontare, seriamente e a livello globale, il problema del cambiamento climatico a favore di uno sviluppo sostenibile. Non ci stanno i rappresentanti di istituto delle Scuole Superiori di Andria che rispondono a gran voce agli stessi:

«Lo scorso venerdì mattina ci siamo scambiati sguardi soddisfatti, sorrisi da ‘Ce l’abbiamo fatta’ alla vista del corteo che ha coinvolto le voci dei nostri compagni e che ha colorato le strade della città, attraversandole con degli striscioni tesi al cielo. Venerdì mattina abbiamo cantato, gridato, abbiamo battuto le mani. Abbiamo applaudito per le parole dei coraggiosi che, giunti nell’agorà di Piazza Catuma, hanno impugnato il megafono e condiviso le proprie idee, proiettato le proprie visioni verso la folla.

Così ci siamo sentiti combattenti, condottieri. L’arma? L’informazione. Il mezzo? I giornalisti che ci intervistavano, le telecamere che riprendevano, i microfoni che catturavano decibel.

Ci siamo sentiti il cambiamento. Forse un po’ lo siamo stati. Noi vogliamo continuare a crederci, ad essere gli amplificatori di un messaggio intrinsecamente giusto, e la cui verità prescinde dalla percentuale di spontaneità che vi è alla fonte, dalle presunte strumentalizzazioni politiche o commerciali della figura di Greta, la ragazzina che è stata capace di sensibilizzare un intero pianeta.

Ci sentiamo distanti dagli sfortunati —ahimè, fortunatamente, in minoranza— nostri coetanei che fanno uso di stupefacenti contribuendo all’inquinamento del pianeta. Ancor di più distanti da chi fa di qualche caso un’intera generazione, e cade in scelte lessicali che ben delineano le qualità dell’autore.

Il nostro non è altro che un volerci rimboccare le maniche. Siamo e vogliamo essere parte attiva e coraggiosa di questo mondo».

lunedì 18 Marzo 2019

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Gaetano Campanale
Gaetano Campanale
5 anni fa

Peccato che molti di quei ragazzi (Combattenti) il Cambiamento non lo vogliono nel NOSTRO Centro Storico.
Ci vuole coraggio anche a buttare i rifiuti negli appositi contenitori.