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Un trofeo per Ruggiero Inchingolo, erede dei saperi musicali dell’ideologo della taranta

La Redazione
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Tributo a Pino Zimba
Erede dei saperi musicali di Stifani, il violinista terapeuta scomparso nel 2000 all'età di 86 anni, che con la sua orchestrina alleviava le condizioni di malessere di coloro che soffrivano il male del tarantismo salentino
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Il 26 agosto scorso nel rinomato XIX° Memoriale dedicato al maestro Luigi Stifani che si svolge a Santa Maria al Bagno (Le), l’etnomusicologo e musicista andriese Ruggiero Inchingolo ha ricevuto da Giovanna, figlia di Stifani, il trofeo che gli conferisce il merito di essere stato allievo ed erede dei saperi musicali di Stifani, il violinista terapeuta scomparso nel 2000 all’età di 86 anni, che con la sua orchestrina alleviava le condizioni di malessere di coloro che soffrivano il male del tarantismo salentino, uno dei fenomeni più rilevanti della demo-antropologia italiana.

Le teorie del maestro Stifani hanno svelato al mondo intero il volto di una cultura popolare millenaria tramandatasi oralmente. Stifani è stato un punto di riferimento importante negli ultimi settant’anni per molti ricercatori e studiosi di varie discipline. Citiamo alcuni, tra i più importanti: Annabella Rossi, Gianfranco Mingozzi, Ernesto De Martino, Georges Lapassade, Diego Carpitella, Roberto Leydi.

Ruggiero conosce Stifani a Nardò nel 1984, da cui apprende il modo di suonare le pizziche terapeutiche oltre a trascriverle, analizzarle e pubblicarle successivamente nel libro con CD, Luigi Stifani e la pizzica tarantata (Besa Editrice).

Il libro di Inchingolo ha goduto di un decennio fortunato e nel 2015 è stato ristampato. L’opera analizzata dal prof. Giangiuseppe Bonardi (curatore del dizionario on line di musicoterapia), tra i più autorevoli docenti presso la prima Scuola Italiana di Musicoterapia, è stata considerata come il prezioso libro che non può assolutamente mancare nella biblioteca del musicoterapista attento a indagare le radici storiche della musicoterapia.

Come musicista, dal 1995 al 2000, Ruggiero è stato violinista guidadel gruppo Officina Zoè. Suoi gli arrangiamenti del CD Terra, grande successo discografico prodotto nel 1998 e attualmente uno dei dischi di pizzica più venduto.

Con lo stesso gruppo ha suonato nel pluripremiato film “Sangue Vivo”del regista Edoardo Winspeare. Attualmente è il depositario della tradizione del violino nel tarantismo salentino ed è stato il primo musicista che ha riproposto e divulgato con il suo violino le pizziche tarantate, apprese dal suo maestro, portandole oltre i confini regionali e nazionali.

Allievo di Roberto Leydi,il decano dell’Etnomusicologia moderna,all’Università degli Studi di Bologna, Ruggiero è stato tra gli animatori del movimento di riscoperta della pizzica, contribuendo alla sua diffusione con le sue esibizioni in vari festival nazionali ed europei.

Indagata dalla Folk Rootsdi Bristol (UK), rivista leader di World Musicnel mondo, la sua musica rappresenta il punto di svolta del tradizionale linguaggio della pizzica salentina. Le sue innovazioni violinistiche su Santu Paulu, i suoi evolutivi fraseggi hanno fatto il giro del mondo ispirando molti gruppi ed esercitando una notevole influenza sulle nuove generazioni di musicisti.

Ha diretto per 13 anni (1998-2011) il rinomato Festival etnico Suoni dal Mediterraneo, patrocinato più volte dall’UNESCO con l’approvazione del presidente emerito della Commissione Nazionale Italiana, prof. Giovanni Puglisi. L’evento, svoltosi ad Andria, sua città natale, ha ospitato più di un migliaio di artisti (italiani e stranieri) della musica popolare ed etnica fino alla world music.

Ha instaurato collaborazioni con importanti musicisti ospitati nel festival da lui diretto: Carlos Núñez, Nour Eddine, Arto Tunçboyacıyan, Abdelly,Nass Marrakech, Les Freres Coulibaly, Ambrogio Sparagna,Alfio Antico.Durante la sua carriera artistica ha avuto modo di suonare con altri musicisti del calibro di Lucio Dalla, Mauro Pagani, Daniele Sepe, Roy Paci.

Autore, regista e interprete delle rappresentazioni Venti di pace (2006) e Stupor Mundi, il viaggio verso la conoscenza (2007), ha scritto la colonna sonora del film documentario francese Latrodectus, qui mord en cachette (2009).

A partire dal 2009, Ruggiero ha ricoperto i ruoli di direttore artistico e presidente di giuria dei memoriali dedicati a Luigi Stifani.

Ha riscontrato lodevoli consensi in diversi festival. Questi i più importanti: Festival dei popoli (Firenze), Villa Arconati (Milano), Roma incontra il mondo (Roma), Santarcangelo dei teatri(Santarcangelo di Romagna), Concertone e ragnatela del Festival “La Notte della Taranta” (Melpignano, Le), Etnic@:Università in carnevale (Venezia), Abbazia di Roy Aumont (Parigi), Scene Nationale Annecy Cinema Italien (Annecy, Fr), Musicalmente intrecci (Trieste), Carpino Folk Festival (Carpino, Fg), Notte di San Rocco (Ruffano, Le), Settimana mediterranea (Bolzano), Link 23 atti( Bologna), Ethnos (Bolotana,Nu), Interzona (Udine).

Ha partecipato in vari programmi televisivi e radiofonici per la RAI, la radiosvizzera e la TV francese.

Alterna all’attività concertistica, con i suoi gruppi Suoni dal Mediterraneo Project ed Ensemble Stifani, quella didattica.

Refrattario agli ambienti accademici nonché accanito sostenitore della grafia non convenzionale e della trasmissione orale del sapere ereditata dai suoi studi etnomusicologici, nel 1993 fonda nella sua città natale, Andria, il Centro Studi Il Giardino dei Suoni. Attualmente insegna nella Scuola Media “N. Vaccina” di Andria.

giovedì 12 Settembre 2019

(modifica il 2 Agosto 2022, 13:36)

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