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La preghiera del Vescovo, Mons. Luigi Mansi, per la città

la redazione
«Se oggi Andria è immersa nelle tenebre e nell'ombra di morte il cui profumo è acre e insopportabile, è perché tutti, proprio tutti, ci siamo allontanati da Te e oggi ti gridiamo il nostro "Mea culpa"»
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Ieri, al termine della processione dei Santi Patroni il Vescovo, Mons. Luigi Mansi, ha recitato una preghiera che fa riferimento agli ultimi eventi di violenza consumatisi nella nostra città, dai contenuti provocatori per le coscienze di tutti. Di seguito il testo: «Signore Gesù, che alla vista di Gerusalemme hai pianto perché “non ha compreso la via della pace”, vedendo da lontano giorni in cui sarebbe stata assediata da nemici, cinta di trincee, stretta da ogni parte, urla e grida di madri dal dolore inconsolabile per la distruzione dei suoi figli, volgi il tuo sguardo sulla nostra Città, piegata, ma non ancora spezzata dalla cultura dell’odio e della violenza e concedile giorni di pace.

Se oggi Andria è immersa nelle tenebre e nell’ombra di morte il cui profumo è acre e insopportabile, è perché tutti, proprio tutti, ci siamo allontanati da Te, e, abbandonando la tua mano, non sappiamo più tenerci in mano. E oggi Ti gridiamo il nostro “Mea culpa”.

Te lo gridano i nostri Amministratori per tutte quelle volte in cui all’amore per la Città hanno preferito la cura dei propri interessi.

Te lo gridano le nostre famiglie per tutte quelle volte che, affannate e stanche, rincorrendo la cultura dell’avere abbandonano i loro figli al mondo della strada, diventando così fragili prede di briganti di turno: spacciatori, mercanti di illusioni, venditori di smarrimento e di morte.

Te lo gridano le istituzioni educative, le scuole, il mondo dello sport, le strutture di cura del corpo, per tutte quelle volte che, prive di autorità ed autorevolezza morale, riducono il loro insostituibile compito educativo, alla creazione di miti e campioni, forti nel corpo ma deboli nello spirito.

Te lo grida la Chiesa, per tutte quelle volte che alla fatica della strada preferisce il caldo delle sagrestie, venendo meno al comando del suo Salvatore che ha detto: “Voi restate in Città”.

Santa Maria, Madonna dei Miracoli, Protettrice e Madre della nostra Città, che dopo l’annuncio dell’Angelo in fretta hai raggiunto una Città di Giuda, afferra la nostra mano, rialzaci dal torpore di una fede dalla fiamma smorta, e dirigi i nostri passi là dove la Città gioisce e soffre, vive e muore e come a Cana di Galilea, orienta i nostri sguardi, i nostri cuori e le nostre mani sull’umanità piagata nel corpo e nello spirito. Facci comprendere che il Magnificat non è solo l’Inno del vespro, ma programma, attenzione e azione per la costruzione della civiltà dell’amore dove i potenti e prepotenti vengono rovesciati dai loro troni, i superbi confusi nei pensieri del loro cuore, gli umili innalzati, i ricchi rimandati a mani vuote, e i poveri ricolmati di beni.

San Riccardo, Vescovo e Protettore della nostra Città alla tua potente intercessione affidiamo le nostre ansie, le nostre angosce, ma soprattutto le nostre speranze, perché la nostra Città risorga, si rialzi dalla rassegnazione e con coraggio e con il contributo di tutti, torni ad essere l’Andria Fedele a quei valori che costituiscono i pilastri e l’architrave di una Città a misura di uomo: la giustizia, l’accoglienza, la solidarietà, il bene comune e la pace San Riccardo, Vescovo di Andria, ascolta la preghiera dei tuoi devoti e da noi allontana la peste dell’indifferenza, la fame di potere e la guerra degli interessi. Solo così diventeremo costruttori della Città degli uomini.

Amen»

lunedì 16 Settembre 2019

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Michele Franco
Michele Franco
4 anni fa

COMMOVENTE. GRAZIE.

Stl
Stl
4 anni fa

Molto toccante

GINO PICCOLO
GINO PICCOLO
4 anni fa

La preghiera del Vescovo ci ricorda che la Città è di chi più la ama e meglio sa darne prova: amore e prova che –cittadini e amministratori– spesso non abbiamo saputo darle! Tuttavia, la preghiera ci offre di guardare con occhi nuovi la nostra città e c'impegna in prima persona a saper scorgere dentro le difficoltà, delle opportunità, di riuscire a vedere dietro segnali confusi i tratti di quel disegno vero, buono e bello che la nostra città ha inscritto dentro di se…Se questa preghiera sapremo trasformare in vita, solo allora potremo insieme costruire un “ALTRA” storia dellla nostra amata Andria.