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Acqua, fonte di energia. Avviata la nuova centrale mini-hydro

la redazione
I due nuovi impianti di Corato e Andria, con una potenza nominale complessiva pari a 0,9 MW sono in grado di garantire una quantità di energia elettrica pari al consumo annuo di circa 1.000 famiglie
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Sostenibilità, innovazione ed efficienza energetica. Sono gli aspetti che contraddistinguono la nuova centrale mini-hydro di Acquedotto Pugliese avviata Corato, l’ultima realizzata insieme a quella di Andria e dopo altre quattro già esistenti. Una scelta green che sfrutta il salto dell’acqua, ovvero la differenza di quota dell’ acqua, nel tragitto dalle sorgenti fino alla Puglia, per produrre energia pulita.

Ieri il taglio del nastro dell’impianto – ubicato su via vecchia Bisceglie, circa un chilometro dopo l’Asipu – alla presenza dell’assessore regionale alle risorse idriche e tutela delle acque, Giovanni Giannini, del direttore dell’autorità idrica pugliese, Vito Colucci, e del presidente di Acquedotto Pugliese, Simeone di Cagno Abbrescia, oltre a tecnici e specialisti Aqp.

Come funziona l’impianto di produzione di energia idroelettrica. «La centrale sfrutta il surplus di energia di cui dispone l’acqua» spiega Antonio De Leo, direttore dei servizi tecnici e manutentivi Aqp. «In questo caso l’acqua proviene dal Castel del Monte e ha quindi una energia potenziale elevata. A salvaguardia della condotta in cui si muove – che serve tutti i Comuni principali della Bat e arriva fino al serbatoio di Bari Modugno – eravamo costretti a dissipare il carico per ridurre la pressione nelle condotte ed evitare di danneggiarle. Piuttosto che dissipare l’energia, abbiamo pensato di sfruttarla per produrre energia elettrica».

Sfruttando l’esperienza delle centrali idroelettriche già in esercizio (Battaglia, Padula, Barletta, Monte Carafa), le tecnologie all’avanguardia e gli avanzati sistemi di automazione e controllo, le due nuove centrali mini-hydro rappresentano i più grandi impianti di Aqp in termini di portata nominale, un fiore all’occhiello nella produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile.

I due nuovi impianti di Corato e Andria, con una potenza nominale complessiva pari a 0,9 MW sono infatti in grado di garantire una quantità di energia elettrica pari al consumo annuo di circa 1.000 famiglie. Innumerevoli anche i benefici per la difesa e tutela dell’ambiente in termini di riduzione della CO2, stimabile in circa 1.000 tCO2 non emesse in atmosfera.

L’investimento della Regione sull’impianto di Corato è di circa 800mila euro.

«Aqp – ha dichiarato l’assessore Giannini – privilegia l’economia circolare: essendo uno dei maggiori consumatori di energia, investe nell’autoproduzione di energia pulita e da fonti rinnovabili, per garantire il funzionamento in continuo degli impianti e dei processi afferenti il sistema idrico integrato. Una scelta fatta all’insegna della sostenibilità ambientale ed economica, ancor più significativa trattandosi di una delle più grandi aziende del Mezzogiorno».

Quello di oggi è un passo importante perché evidenzia la volontà di Regione e Aqp di intraprendere un percorso che ci porta verso la realizzazione di modelli di economia circolare utili e necessari a realizzare un mondo dal punto di vista ambientale sostenibile. Coincidenza gradita è che oggi a Bari sfilano 10mila ragazzi che rivendicano il loro diritto alla vita. Noi il nostro contribuito cerchiamo di darlo quotidianamente. Queste operazioni si aggiungono anche agli investimenti di 80 milioni che abbiamo fatto per il riutilizzo di reflui per fini irrigui in agricoltura o per usi civili o industriali» precisa Giannini.

«La sostenibilità- ha sottolineato il presidente Di Cagno Abbrescia – è la chiave del successo per tutte le aziende che lavorano al servizio del territorio. Siamo decisi a perseguire obiettivi sempre più alti in termini di sostenibilità e lo facciamo ogni giorno definendo e promuovendo strategie efficaci di intervento. Le due nuove centrali mini­ hydro si inseriscono in un piano articolato di gestione responsabile della risorsa idrica. Energia pulita e tutela dell’ambiente generano maggiori benefici per la collettività. Un nuovo traguardo, reso possibile grazie alla professionalità e all’impegno di tutta la squadra Aqp

Acquedotto Pugliese – ha proseguito il presidente – è una delle aziende più energivore di Italia. La spiegazione è insita nella natura del nostro lavoro: gestiamo l’intero ciclo dell’acqua, e dunque ci occupiamo del suo trasporto in rete, lungo tutto il territorio pugliese, per raggiungere le nostre comunità, ma anche di tutte le fasi successive del ciclo, ovvero fino alla depurazione. La sostenibilità è un nuovo metodo di lavoro che si traduce in ogni aspetto della nostra attività e quindi anche in azioni mirate a produrre energia pulita, ridurre i consumi energetici, intensificare la sperimentazione e l’impiego di nuove tecnologie».

Quadro energetico Aqp 2018. Nel 2018 il consumo di energia è stato di circa 523.000.000 KWh (pari a circa lo 0,16% dell’energia elettrica consumata in Italia), necessario per il funzionamento in continuo degli impianti e dei processi afferenti il sistema idrico integrato. Un dato che, sebbene elevato, evidenzia una riduzione dei consumi· energetici del 7,7% rispetto all’anno precedente, grazie anche a interventi di efficientamento energetico. Sempre nel 2018 la produzione di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili è stata di 5.100.0 KWh e il risparmio di CO2 è stato di 2.072 tonnellate.

La scheda tecnica
Portata nominale: 1.650 1/s
Prevalenza: 26 metri
Tipologia turbina: Francis ad asse verticale
Tipologia alternatore: Asincrono
Potenza: 375 KW
Numero di giri: 1000 giri/min
Producibilità: circa 1.000.000 KWh/anno

sabato 28 Settembre 2019

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