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Giovani in Consiglio, ieri l’insediamento a Bari per i due studenti andriesi

La Redazione
Eletti in 46 - tra loro 15 ragazze - gli studenti delle superiori di tutta la Puglia che daranno vita nel biennio 2019-2021 al progetto di cittadinanza attiva, ormai tradizionale per l'Assemblea legislativa regionale
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Giovani in Consiglio: eletti in 46 – tra loro 15 ragazze – gli studenti delle superiori di tutta la Puglia che daranno vita nel biennio 2019-2021 al progetto di cittadinanza attiva, ormai tradizionale per l’Assemblea legislativa regionale.
Più di 140mila studenti, di quasi 200 istituti, hanno eletto i loro rappresentanti, che avranno la possibilità di conoscere dall’interno l’istituzione consiliare. Tra gli eletti insediatisi ieri, anche due rappresentanti per la nostra città: si tratta di Nicola Cassano (Itis “Jannuzzi) e Alessandra Leonetti (IISS “Colasanto”).

«Osservatori ma molto presto protagonisti» quando entreranno nel vivo del progetto: ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale Mario Loizzo, che insieme al segretario generale Domenica Gattulli ha avviato i lavori della seduta d’insediamento.

Intanto, elettori ed eletti hanno messo a segno già un risultato significativo, in termini di democrazia rappresentativa: tra i 46 giovani c’è un buon rapporto tra ragazzi e ragazze, messo in risalto da Loizzo: «Mi sembra corretto, la valorizzazione della componente femminile segna un punto positivo, importante».
Altro aspetto di rilievo: nel quadro di distacco della comunità civile dalla politica («si tende a scaricare sulla politica tutti i disagi e le criticità della vita quotidiana, dal lavoro alla sanità alla burocrazia») attraverso questa partecipazione «i nostri giovani potranno seguire da vicino come si sviluppa l’attività consiliare, come si producono le leggi e se quelle che vengono approvate rispondono ai bisogni della società pugliese», ha notato il presidente del Consiglio regionale.

È fondamentale fare accostare i giovani alla politica, tanto più nel «momento complessivamente difficile e culturalmente deteriorato» che la società sta vivendo. «I giovani e la scuola devono aiutarci a superare questa fase – ha sollecitato Loizzo – l’esperienza deve servire a suscitare l’interesse dei 46 protagonisti e attraverso loro diffondere una nuova consapevolezza collettiva della politica, delle istituzioni e della convivenza civile».

mercoledì 4 Dicembre 2019

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