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Trasporto pubblico locale, Marmo accusa di inerzia la gestione commissariale

Michele Lorusso
Michele Lorusso
Il consigliere regionale di FI: «Invito il Commissario a sollecitare gli uffici competenti a predisporre tutti i progetti necessari ad ottenere le risorse regionali»
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Il probabile taglio al trasporto pubblico locale, che avrebbe comportato la riduzione del servizio con l’eliminazione delle corse per Castel del Monte e Montegrosso e messo in ginocchio diversi lavoratori, sembrava essere stato risolto con l’impegno della Regione Puglia ad accollarsi l’intero costo.

Invece, in questi giorni, lo spettro della riduzione del servizio è tornato ad aleggiare sulla nostra comunità.

Dapprima, il commissario straordinario Tufariello, con una missiva datata 24 febbraio, ha chiesto all’assessore regionale Giannini lumi sui fondi promessi, dato che l’ente “ha, di fatto, dichiarato il predissesto” e non può sostenere la quota di compartecipazione prevista. Sempre nella missiva si rileva che se la regione non dovesse accollarsi l’intero costo del servizio dal 1 luglio ci sarebbe “certamente la contrazione delle corse attualmente in essere provocando disagi alla cittadinanza oltre che, la perdita di alcuni posti di lavoro per i dipendenti dell’azienda consortile concessionaria del servizio”.

Sulla stessa questione si è tenuto ieri un incontro tra l’assessore regionale Giannini, il presidente della provincia Lodispoto e il consigliere regionale Marmo che ha accusato di inerzia la gestione commissariale che rischia di perdere fondi ministeriali per la redazione del PUMS propedeutico alla gara provinciale per il servizio, necessaria per accedere ai fondi regionali: «su mia richiesta si è tenuto un incontro per affrontare e chiarire le questioni relative al Trasporto Pubblico della Città di Andria. Cerco di fare chiarezza su un punto rispetto al quale chi doveva agire non ha agito, ed oggi fa finta di niente, e altri invece alimentano paure infondate.

Sono due le questioni principali. Il nuovo finanziamento Regionale per i servizi minimi necessari, che potrà partire solo a seguito della nuova gara, che dovrà essere espletata dalla Provincia per l’intero bacino provinciale. La gara provinciale potrà partire solo se la Provincia avrà – da tutti i comuni – i propri PUMS (Piani Urbani per la Mobilità Sostenibile). Come gli altri, anche il settore preposto del Comune di Andria non ha presentato alla provincia il Piano Comunale. Grazie all’incontro di oggi si è potuto stabilire che la Provincia solleciterà i comuni, e il nostro in particolare, consentendogli così di fare la gara e accedere alle risorse regionali. Chiariamo subito che la nuova gara garantirà l’occupazione a tutti gli attuali addetti al trasporto urbano.

La cosa più grave è che il Comune di Andria è destinatario dei fondi del DM 171/2017 per redigere i progetti. E nella situazione in cui si trova, è manna dal cielo! Bene, rischiamo di perdere i fondi per la progettazione sulla Mobilità sostenibile del Ministero delle Infrastrutture che prevedono, per i comuni con più di 100.00 abitanti, la possibilità di ricevere oltre 500.000 euro a patto di presentare entro Giugno 2020 questi progetti urbani specifici (i PUMS). Progetti che devono garantire il trasporto, la realizzazione di ciclovie, abbattimento dell’inquinamento.

Abbiamo perso comunque un’altra occasione, quella di dotare il Trasporto locale di nuovi autobus, tanto che il bando per l’assegnazione delle risorse è scaduto il 30 settembre 2019. Senza domande da parte di Andria. Per fortuna le risorse residue saranno riassegnate. Bene farebbe il Comune di Andria a presentare istanza per recuperare quanto necessario.

Vorrei infine invitare il Commissario Straordinario a sollecitare egli stesso gli uffici competenti per predisporre tutti i progetti necessari ad ottenere queste preziose risorse».

mercoledì 26 Febbraio 2020

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sabino cannone
sabino cannone
4 anni fa

Dott. Tufariello, Lei rappresenta il governo sul territorio, non si potrebbe pensare seriamente, a togliere, se è ancora prevista, ad alcuni dirigenti una voce accessoria nello stipendio che si chiama “obbiettivo di risultato” che ammonta a circa il 20% dello stipendio base… e vediamo se questi dirigenti sono veramente competenti e preparati.. o sono frenati… e da chi.