Attualità

Uno stappo all’età che avanza e alla vita che ti sorride

Gabriele Losappio
Il "rito" in voga tra i giovanissimi: un'usanza che diverte, unisce e rimane nelle memorie dei ragazzi che intanto crescono
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Ebbene sì, anch’io mi sono iscritto all’albo dei maggiorenni (il 6 agosto scorso): aumentano le responsabilità, le opportunità e i primi “capelli bianchi”. Ma al di là dell’età che avanza è la celebrazione del compleanno che segna per prima il passaggio all’anno successivo.

Ognuno fa la sua scelta a riguardo: c’è chi festeggia al ristorante con famiglia e amici, chi ne approfitta per viaggiare verso lidi lontani, chi preferisce scatenarsi in discoteca fino all’alba sfruttando il proprio phisique du role. A prescindere dalle infinite possibilità c’è però un gesto che non può mancare: lo stappo della mezzanotte.

Lo stappo è ormai diventato un’usanza che accompagna un’epoca e funziona così: intorno a mezzanotte il festeggiato si mette in posizione, viene circondato da almeno un paio di amici – dipende dalla quantità di alcool presente – e appena scocca l’ora del nuovo giorno il tappo vola via. Segue poi una rincorsa alla Forrest Gump per bagnare il fortunato, che intanto inizia a bere sentendosi maturo per i primi due minuti, salvo poi ripensare al fatto che non vuole più crescere. Questo momento dà il via alle danze, qualunque sia il genere musicale scelto.

Per quanto possa sembrare banale in realtà questo costume nasconde dei significati degni di nota. Innanzitutto fa parte della comunità perché nessuno può farne a meno, senza alcun tipo di distinzione. Inoltre si lega direttamente alla città perché i video si verificano nelle piazze principali: talvolta si finisce anche per festeggiare compleanni diversi nello stesso posto e questo crea uno scenario comico, tra tappi che fluttuano per aria e urla di euforia che si moltiplicano.

Un’usanza che da diverso tempo diverte, unisce e rimane nelle memorie. E poi si sa, spesso sono le cose più semplici, i gesti ingenui ad emozionare di più e a restare impressi.

Alla fine lo stappo è un po’ come il compleanno: dura un istante, un battito di ciglia, ma si porta con sé per tutta la vita. Giuro ai miei lettori che questa frase è mia e non sono andato su internet a cercare “frasi da scrivere sul bigliettino d’auguri”.

Buono stappo di felicità a tutti!

lunedì 10 Agosto 2020

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