Cronaca

Ad Andria sono 700 i contagiati “ufficiali” ma Omicron 5 fa galoppare i numeri

Sabino Liso
Sabino Liso
Tampone covid positivo
È vero, questa variante Omicron è sicuramente meno aggressiva dal punto di vista del decorso della malattia, ma non per questo bisogna abbassare la guardia, soprattutto per rispetto nei confronti delle persone più fragili
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La variante Omicron 5 è più contagiosa, il virus è mutato e ora attacca con molta più facilità. È questo il dato innegabile che ridisegna una nuova mappatura dei contagi da Covid 19 un po' ovunque.

La sesta provincia pugliese non ne è esclusa: 709 sono i casi registrati nella giornata di ieri e 105.721 i casi registrati dall’inizio dell’emergenza.

Nella città di Andria gli attualmente positivi sono poco più di 700. Un dato, quest’ultimo, arrotondato per difetto se si pensa ai tanti positivi “fai da te”, che magari hanno scoperto in maniera "casalinga" la positività ma non l'hanno dichiarata.

Cambia innegabilmente anche l’approccio al virus: accanto a coloro che continuano a rispettare le regole (sempre meno, a ciò che si sente), c’è il positivo che evita di fare l’isolamento, ma sta attento alle relazioni strette; c’è il menefreghista che nonostante abbia scoperto la positività al virus continua a girare liberamente.

Il consiglio è sempre lo stesso: una volta accertata la positività al Covid bisogna avvisare il proprio medico di base e resta l’interlocutore istituzionale con cui relazionarsi puntualmente nella settimana di isolamento prevista dal protocollo.

In questo particolare periodo dell’anno che ci porta a trascorrere più tempo all’aria aperta non dobbiamo sottovalutare la qualità delle relazioni. È vero, la variante Omicron 5 è sicuramente meno aggressiva dal punto di vista del decorso della malattia, ma non per questo bisogna abbassare la guardia, soprattutto per rispetto nei confronti delle persone più fragili.

A preoccupare è la stagione autunnale, intanto i numeri attuali sono sorprendenti e inattesi. Omicron 5 riesce a contagiare persone già vaccinate o guarite e questo sicuramente incide negativamente sulla percezione dell’iter sanitario nei confronti dei cittadini bombardati da show televisivi e disinformazione, appannaggio di una tifoseria piuttosto che un’altra. Secondo una ricerca pubblicata su Science, l’infezione naturale con Omicron non produce una forte risposta immunitaria, indipendentemente dal fatto che gli scienziati guardino agli anticorpi o ai linfociti T, il che significa che le persone che si sono già riprese da un’infezione da Omicron possono rapidamente reinfettarsi. L’immunità ibrida, cioé indotta da vaccino e infezione, offre una migliore protezione e questo dovrebbe rendere le nuove infezioni meno gravi.

Siamo in una fase storica in cui anche le notizie sui presunti untori ritornano prepotentemente “a fare like”: nessun caso di matrimonio con sposa positiva e contagiosa è stato acclarato e, quand’anche fosse così, la situazione è talmente fuori controllo che rintracciare e confermare relazioni e contagi è pura follia.

Insomma, gli esperti avvertono: in una popolazione con un'alta componente di anziani e fragili, a noi il compito di restare vigili e prudenti. Una nuova ondata potrebbe far ripiombare i servizi sanitari, ora per fortuna non più dedicati solo al Covid, in emergenza.

 

mercoledì 29 Giugno 2022

(modifica il 2 Agosto 2022, 11:15)

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Franco
Franco
1 anno fa

Con questi numeri inutile rincorrere i tamponi. Solo il numero dei ricoverati può dare un quadro preciso. Ringraziamo comunque ironicamente la campagna trivaccinale che doveva renderci immuni.

Luigi Nico
Luigi Nico
1 anno fa

Occhio soprattutto per gli asintomatici niente sintomi però dalla febbre oltre 37,5 si è positivi