Cronaca

Furti d’auto, l’ironia di Giuseppe: «È ancora illegale o ci si può mettere in regola?»

La Redazione
«Visto che il lavoro scarseggia, mi solletica l'idea di entrare in questo business, pertanto vorrei farvi qualche domanda, con la speranza di riuscire a costruirmi un futuro in questa bellissima città senza emigrare»
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“È dall’ironia che comincia la libertà”: così Victor Hugo definiva la simulazione che si adopera, spesso in senso paradossale, per sottolineare la realtà di un fatto mediante l’apparente dissimulazione della sua vera natura o entità. Insomma, è ironizzando sulle situazioni di vita reale che ci prendiamo la libertà di sottolineare, con un po’ più di leggerezza, i problemi che ci affliggono quotidianamente.

Così Giuseppe, giovane andriese dalla penna (virtuale) arguta, ha deciso di raccontare l’ennesimo furto di auto capovolgendo il classico punto di vista:

«Ho appena sentito dell’ennesimo furto d’auto ai danni di un conoscente. Anche l’auto di famiglia è stata recentemente protagonista di un furto per fortuna sventato. Dato che ormai ogni giorno se ne sente uno nuovo, deduco che l’industria dei furti andriese sia di nuovo rifiorita. Del resto, essa è famosa in tutta la Puglia, seconda per importanza solo all’olivicoltura e da sempre più remunerativa dei furti in appartamento, dei quali siamo anche abili maestri.

Detto ciò, visto che il lavoro scarseggia, mi solletica l’idea di entrare in questo business, pertanto vorrei farvi qualche domanda, con la speranza di riuscire a costruirmi un futuro in questa bellissima città senza emigrare.

1. Innanzitutto, da dove si comincia? Se uno non ha una tradizione di famiglia, esiste tipo una scuola dove si impara da zero? Magari si parte dalle vecchie Fiat Uno senza allarme e man mano si migliora fino ad arrivare alle auto nuove di zecca, che tanto sono assicurate e ai proprietari non è che gli fai tutto sto danno.
2. Esiste un’associazione di categoria? Dove magari confrontarsi sulle auto che vanno di più, o per segnalarsi le posizioni delle pochissime forze di polizia che girano per la città, o infine per entrare in contatto con i ricettatori di parti di ricambio che offrono i pagamenti più vantaggiosi.
3. È ancora illegale o tipo ci si può mettere in regola e pagare i contributi? Io sapevo che si finiva in galera per furto, ma secondo me sono tutte chiacchiere, lo sanno tutti che in galera ci finiscono solo gli immigrati clandestini e i politici corrotti. Anzi no, i politici corrotti no… Va beh, comunque, nel caso io finisca in galera, si sta bene? Come si mangia? Ti costringono a lavorare o a fare cose socialmente utili oppure posso starmene tranquillo in attesa di uscire e tornare a lavorare?
4. Come funziona per le zone in cui operare? Posso andare nelle altre città oppure si pestano i piedi a qualcuno? E se da Andria vengono da fuori si fa libero mercato o bisogna iniziare una guerra per il territorio?

Spero che qualcuno mi aiuti rispondendo a queste domande, nel caso me ne vengano altre ve le scrivo nei commenti. Spero anche che le istituzioni favoriscano la ripresa del settore che ultimamente era in crisi, nelle città limitrofe avevano anche smesso di prenderci in giro perché di furti ce n’erano sempre meno».

Ecco, qualche risata nasce spontanea, anche un po’ “amarognola”: possibile che non si comprenda che alimentare il mercato nero dei pezzi di ricambio non fa altro che invogliare i delinquenti a perpetrare i furti? Giuseppe ha saputo dirlo con parole spiritose, ma il monito è sempre lo stesso: la legalità genera legalità, l’illegalità porta solo tanti problemi.

mercoledì 17 Ottobre 2018

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Luciano
Luciano
5 anni fa

Sarei curioso dii sapere se Giuseppe vorrà fare semplicemente l'esecutore o ambisce a fare l'organizzatore: Anche in questo lavoro ci sono gerarchie e il rischio per la manovalanza non è minimamente proporzionato ai guadagni ottenuti da chi dirige stando dietro le quinte. Capisco la sua provocazione ma bisognerebbe fare un'analisi approfondita sulle conseguenze.
Lo saluto cordialmente.

Leonardo Matera
Leonardo Matera
5 anni fa

Ti consiglio di rivolgerti al Centro per l'impiego gestito dai soliti ignoti

ANDRIESE
ANDRIESE
5 anni fa

PUGNO DURO QUANDO VENGONO PRESI QUESTI SCARTI DELLA SOCIETA'

Tom
Tom
5 anni fa

Giuse…intanto…bellissima città te la potevi risparmiare ma comunque meglio lavorare in proprio perché le società finiscono male. A parte gli scherzi…stiamo rovinati Pero ti dirò se andando in galera hai i contributi inps pagati..converrebbe. Si arriva subito a quota 100.. 🙂