Cronaca

Svolgevano attività sportiva di motocross nel bosco di Acquatetta, sequestrata una moto

la redazione
Sull'area controllata erano presenti i segni del passaggio delle moto fuori dalle tradizionali piste carrabili con evidente danno all'ecosistema forestale, alle sue componenti naturali e del sottobosco
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Nell’ambito delle attività di perlustrazione e controllo delle aree boschive del Parco Nazionale dell’Alta Murgia il personale del Reparto Carabinieri Forestali di Andria è intervenuto all’interno del comprensorio boschivo demaniale di “Acquatetta” in agro del comune Minervino Murge, ove sono stati sorpresi alcuni soggetti nel mentre si esercitavano in attività di motocross.

Tale attività sportiva che solitamente viene praticata con moto “enduro” su piste libere e fuori dai tracciati viari, risulta di disturbo alla fauna e all’ambiente producendo non solo un’elevata rumorosità ma nella maggior parte dei casi, delle vere e proprie modifiche al territorio con aperture nuove di piste. Per questo le norme a tutela dell’area protetta prevedono per tale disciplina, un generale divieto finalizzato a tutelare la vegetazione e la tranquillità delle specie.

Infatti, sull’area controllata erano presenti i segni del passaggio delle moto fuori dalle tradizionali piste carrabili con evidente danno all’ecosistema forestale, e alle sue componenti naturali, e del sottobosco. Alla vista dei Carabinieri Forestali i motociclisti si sono subito dati alla fuga facendo perdere le loro tracce, lasciando sul posto una sola moto, posta successivamente sotto sequestro penale. La stessa moto è risultata priva di targa e non omologata per il transito su strada.

Di quanto accaduto è stata informata la competente Magistratura di Trani a seguito di accertata violazione alla legge quadro sulle aree naturali protette.

lunedì 9 Dicembre 2019

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Paolo Cimadomo
Paolo Cimadomo
4 anni fa

Il Motoclub AltaMurgia dissente nei termini e nei toni usati nell'articolo.
Seguirà comunicazione alla redazione.
Saluti
Paolo Cimadomo

Faiulo fernando
Faiulo fernando
4 anni fa

Per questo il nostro sport nn decollera mai.girate nelle vostre campagne nella roccia negli ulivi e nessuno vi dirà niente ..buonafortuna
.

Maicol
Maicol
4 anni fa

Guarda caso quando è venuta l'alluvione a livorno e tutta la parte di chioma erano gli enduristi a soccorre le persone e hanno portato i carabinieri e tutto il necessario nelle case e più puliscono i sentieri dalla sporcizia che lasciano la gente a piedi. E poi un altra cosa grazie a un endurista e stato scoperto un signore disperso con la Macchina nel bosco e era anche sul giornale.basta non dico altro w l'enduro❤

Terdina
Terdina
4 anni fa

Insopportabile

Umberto Borile
Umberto Borile
4 anni fa

Per carita' moto da cross senza documenti, ok ma sarebbe stata la stessa cosa se fossero state moto da enduro in regola con il codice della strada. Non ce niente da fare. Siamo messi sullo stesso piano di spacciatori o stupratori. E pensare che quei sentieri che noi teniamo aperti passando, sono usufruiti dagli stessi ambientalisti che ci puntano dito contro. L'italietta e' fatta così.

Mario Cremasco
Mario Cremasco
4 anni fa

Quanta efficenza da parte della forestale per assicurare alla giustizia dei ragazzetti!
La stessa zelante efficenza applicata ai malavitosi renderebbe piu’ serena la vita degli italiani. Questa logica di infierire sequestrando la moto ai ragazzotti e la stessa che condanna a 13 anni di prigione ed all’indennizzo chi sequestrato nell’abitazione e malmenato dai banditi appena riesce li abbatte.

libero motociclista
libero motociclista
4 anni fa

l'articolo dice: presenti i segni del passaggio delle moto fuori dalle tradizionali piste carrabili con evidente danno all’ecosistema forestale, e alle sue componenti naturali. mi permetto di aggiungere: ne più ne meno di quando passa un gregge di pecore o di mucche, forse sbaglio??? w l'italietta