Cronaca

Una riapertura “disastrosa” per il Castel del Monte, tra turisti furiosi e guide lasciate fuori

Lucia M. M. Olivieri
Decisione unilaterale del Polo Museale di non permettere l'accesso alle guide "esterne" che accompagnano i gruppi, ma anche problemi di sicurezza, scarsità di collegamenti con mezzi pubblici e accesso proibitivo per i disabili
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Lo diciamo spesso: abbiamo, a pochi chilometri dal nostro abitato, un gioiello di inestimabile valore, la “Corona di Puglia”, il maniero federiciano per eccellenza, studiato e riverito da secoli. Eppure, dopo i mesi di chiusura forzata a causa del lockdown, quella che ieri doveva essere una giornata trionfale per la riapertura di Castel del Monte ha assunto connotati ben peggiori, tanto da dar luogo, in poche ore, addirittura a una petizione pubblica di protesta.

Le guide turistiche professionali pugliesi, infatti, sono state costrette a rimanere fuori dal castello senza poter accompagnare i turisti che avevano prenotato da mesi i loro pacchetti, in virtù di una decisione dell’ultimo minuto di utilizzare esclusivamente personale interno.

Nella denuncia pubblica di Enza Sgaramella, una delle guide in questione nonché direttrice tecnica del tour operator “Turisti in Puglia”, si legge: «Incompetenza, approssimazione, malainformazione, disorganizzazione hanno accompagnato la riapertura di Castel del Monte.

I primi turisti arrivati non erano minimamente informati delle nuove modalità di accesso, dato che nessuno rispondeva al telefono e alle mail da mesi…solo due giorni fa è apparso il primo comunicato stampa su testate giornalistiche locali (come se il turista leggesse i giornali locali). Molti sono stati lasciati fuori anche in malo modo, nessuna accoglienza, niente di niente…Dopo tanti km il nulla.

Non solo, alla mia domanda “come mai il telefono é staccato da giorni?”, un dipendente ministeriale si é permesso il lusso di rispondermi: “ad Andria siete ladri di cavi, siamo senza corrente per questo il telefono é staccato”….caro dipendente dei miei stivali, si prodighi a trovare soluzioni piuttosto che a gettare fango su un’intera città e sui tanti cittadini onesti che pagano anche il suo stipendio e si vergogni!

Chi era riuscito a prenotare doveva portare con sé il ticket cartaceo (come se fosse possibile in vacanza portare con sé una stampante!), perché non era sufficiente un ticket on line, cosa che va completamente contro le norme anti-Covid.

Cosa più grave, le guide esterne che accompagnavano qualche gruppetto sono state lasciate fuori perché le visite guidate sarebbero ora diventate un servizio esclusivo dei dipendenti…un grave illecito che è stato segnalato alle autorità competenti!»

Raggiunta telefonicamente, la dott.ssa Sgaramella ci ha fornito altri dettagli: infatti altri beni museali amministrati dal concessionario Nova Apulia, come per esempio il Museo Archeologico di Taranto e il Castello Svevo di Bari, non stanno attuando la stessa politica restrittiva nei confronti delle guide, di fatto private della libertà di accesso al Castel del Monte e all’esercizio della loro professione nel rispetto della libera concorrenza: «Negli altri musei citati si entra a scaglioni di 40 persone e le guide possono entrare previa prenotazione on line del ticket gratuito su cui va aggiunto €1 come prevendita. Non abbiamo capito come mai al castello non si può». La decisione unilaterale e non comunicata a nessuno degli operatori esterni, non solo di Andria ma di tutta Italia, proverrebbe dal Polo Museale che gestisce il sito.

Ma i problemi non si fermano qui: ritornano alla ribalta la scarsità di collegamenti, col bus “navetta” del trasporto pubblico da e per Andria attualmente attivo con sole due corse al giorno, i problemi della sicurezza per i turisti che si avventurano con le automobili fino al maniero, la mancanza di sistemi che permettano l’accesso ai disabili.

Dopo mesi di mancati introiti e di cancellazioni di prenotazioni, questa è la goccia che fa traboccare il vaso: «Questo territorio non merita niente – commenta amareggiata e delusa Enza Sgaramella – , non é all’altezza di cotanta bellezza… mi sono vergognata io per loro, per quei turisti oggi ritornati con una brutta immagine di questa città, di questo territorio».

giovedì 2 Luglio 2020

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giuseppe molfetta
giuseppe molfetta
3 anni fa

Purtroppo è il grande problema del sud. La Puglia ha da offrire tanto, mare, castelli, cattedrali, chiese, archeologia, storia tradizioni, prodotti della nostra terra tra i migliori al mondo, clima costumi e tradizioni ecc ecc però l incompetenza nell gestire e organizzare il tutto unita al menefreghismo della classe politica che per la nostra terra non fa un Ca… O. La Puglia è una ricchezza enorme se si punta sul turismo. Non ci sarebbe bisogno che i giovani scappano via per poter lavorare, qui i capoccioni mantengono in vita solo i disonesti e non muovono un dito per sviluppare la ricchezza già presente sul territorio senza bisogno di inventarsi nulla, tranne che rafforzare, promuovere, e organizzare quello che da secoli abbiamo già sotto il cu…o.

Vincenzo Montrone
Vincenzo Montrone
3 anni fa

Siamo alle solite. La prima cosa da fare è insegnare come fare l'accoglienza turistica ai gestori del bene e poi formazione di tutto il personale, in modo che non devono mai verificarsi incomprensioni o disguidi. Un invito ai dipendenti tutti che gestiscono questi beni culturali di non sentirsi soltanto censori a loro piacimento, ma di dare la piena disponibilità all'accoglienza.

sabino cannone
sabino cannone
3 anni fa

Dall'esposizione dei fatti sembra rilevarsi alcune violazioni delle norme riportate nel “codice etico” che la stessa concessionaria Nove Apulia ha diramato e comunicato ai portatori d'interesse o Stackholders e il ns Comune è tra questi. Si proceda ad informare al Ministero dei Beni Culturali dell'accaduto e richiedere eventuali provvedimenti. E poi con tante società specializzate nel territorio BAT vanno a trovare in fondo allo sperone una SCRL con 10 mila euro di capitale sociale . Ma chi ha affidato la concessione a Nova Apulia? Ecco a Voi la privatizzazione!

NANNI RICCARDO
NANNI RICCARDO
3 anni fa

E' sempre così.Ogni volta che c'è da fare qualcosa intelligente salta fuori l'incompetenza.Dopo aver dato conto dell'accaduto,per favore fate nome e cognome del responsabile .Sono stufo,io che vivo al Nord, di sentirmi dire della mala gestione del MIO paese.Per favore fate qualcosa

Mariolina Lambo
Mariolina Lambo
3 anni fa

E l'eterna lotta fra gli interessi della sovrintendenza e il poco interesse delle autorità territoriali di far sentire la necessità di coordinamento e di rispetto delle responsabilità e della gestione concordata. La cultura, come l'educazione non produce denaro liquido per cui si lascia sempre che altri se la sbroglino. Bene comune? Che cosa è questa parola sconosciuta e antiquata?