Cronaca

Gazebo elettorale davanti al Sacro Cuore, don Caricati: «Inopportuno, diffidiamo i candidati»

La Redazione
Si stigmatizza il fatto di «intercettare persone che si recano in chiesa per motivazioni religiose che non hanno nulla a che vedere con iniziative di tipo elettoralistico»
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Evitare che spazi nei pressi delle parrocchie siano adibiti a campagna elettorale: è quanto chiede don Adriano Caricati, parroco del Sacro Cuore, all’indomani di un episodio ritenuto inopportuno.

«Nel pomeriggio di mercoledì 12 agosto 2020, sul sagrato della Chiesa Sacro Cuore di Gesù, si è tenuta uniniziativa di campagna elettorale da parte di alcuni supporter del candidato sindaco del Comune di Andria Nino Marmo, con un banchetto di distribuzione di materiale promozionale elettorale.

Dinanzi alla richiesta di delucidazioni da parte dei responsabili della parrocchia, i giovani supporter del suddetto candidato sindaco, rispondevano che si trattava di iniziativa regolarmente autorizzata dalle autorità comunali.

L’autorizzazione, pur permettendo la presenza del banchetto, non poteva prevederne la collocazione direttamente sul sagrato bensì sull’area attigua, ovvero sul marciapiede prospiciente l’area del sagrato. Area che, come noto, è proprietà privata, anche se di uso pubblico a servizio delle attività della parrocchia.

Il parroco, don Adriano Caricati, e tutta la Comunità parrocchiale, stigmatizzando l’evento, dispiega la considerazione che risulta del tutto inopportuno collocare strumentalmente un banchetto elettorale in prossimità di aree di pertinenza delle parrocchie, per intercettare persone che si recano in chiesa per motivazioni religiose che non hanno nulla a che vedere con iniziative di tipo elettoralistico.

Al di là dell’episodio odierno, la parrocchia nella persona dei suoi responsabili, diffida ciascun candidato coinvolto nella attuale competizione elettorale, ad utilizzare spazi di sua proprietà per future iniziative elettoralistiche.

Si chiede pertanto, alle autorità pubbliche di vigilare per impedire che abusi di questo tipo si ripetano in futuro».

giovedì 13 Agosto 2020

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AmicodiPeppone
AmicodiPeppone
3 anni fa

Come era la norma…libera chiesa ma in libero stato…o sbaglio?

Michele amico di don camillo
Michele amico di don camillo
3 anni fa

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Libera Chiesa in libero Stato
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Con la frase libera Chiesa in libero Stato si definisce la concezione separatista in tema di rapporti tra Chiesa e Stato.

Cenni storici Modifica
Utilizzata per la prima volta dal francese Charles de Montalembert a cui piacque tanto la frase in latino (Ecclesia libera in libera patria) che ancora oggi è possibile ammirare incisa all'interno del suo castello di La-Roche-en-Brenil. Nell'Ottocento, il pastore calvinista francese Alexandre Vinet proclamò il principio libera Chiesa in libero Stato.

L'espressione venne poi ripresa in Italia da Cavour ed utilizzata in occasione del suo primo intervento al parlamento, fatto dopo la proclamazione del Regno d'Italia, il 17 marzo 1861,

Marco
Marco
3 anni fa

Ma perché invece di farla tanto lunga non ha chiamato i vigili ed ha chiesto di verificare la collocazione del tavolino?

Michele
Michele
3 anni fa

Caro Marco tu pensi che la vita sia sempre una guerra tra ladri e guardie? ??…io penso che il comune abbia autorizzato il gazebo nel posto giusto….i signori del gazebo non hanno seguito le direttive….quindi…???..la democrazia consiste e si basa sul rispetto delle regole. …impariamo tutti a rispettarle queste ca..volo di leggi…..