L’evento

A Castel del Monte “Il pane e le rose”, la cena-spettacolo per celebrare il ritorno alla socialità

La Redazione
Il pane e le rose
I registi Claudia Lerro e Giordano Cozzoli coordineranno undici andriesi amanti del teatro. Lei è attrice professionista, in questi mesi impegnata nella serie Rai "Le indagini di Lolita Lobosco"
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Celebrare il ritorno alla socialità e vivere due aspetti a cui abbiamo rinunciato in questi anni: la convivialità e la cultura in presenza. Sono gli obiettivi della cena – spettacolo dal titolo “Il pane e le rose”, che andrà in scena il prossimo 27 giugno alle ore 20 a Taverna Sforza, ai piedi del Castel del Monte. A curare la serata i registi Claudia Lerro e Giordano Cozzoli, che coordineranno un gruppo di undici andriesi amanti del teatro, dopo averli accompagnati dallo scorso settembre con un percorso laboratoriale.

«Che cosa scegliamo tra il necessario e il superfluo? È su questa domanda che abbiamo costruito la serata» – precisa Claudia Lerro, affermata attrice professionista, negli ultimi mesi impegnata anche con la serie trasmessa su Rai1 “Le indagini di Lolita Lobosco”. «Quello della cena – spettacolo è un connubio che esalta lo stesso organo, la bocca, che utilizziamo per mangiare e comunicare. Proprio queste due azioni – precisano i due registi – si accompagnano a vicenda: quando ci nutriamo, infatti, ci rilassiamo e il nostro corpo si apre e si predispone alla parola e all’ascolto».

Tra gli altri ‘amanti – attori’ anche Anna Dalò, che da sette anni sceglie di partecipare a laboratori teatrali perché le permettono di affrontare la quotidianità in maniera consapevole. «Nel percorso con Claudia ho vissuto un viaggio dentro di me e sono emerse fragilità, punti di forza e sentimenti che avevo nascosti in me. La scommessa più grande – aggiunge – è stata manifestare la mia intimità, condividerla e metterla a servizio dei compagni».

«Con il pane vogliamo anche comunicare l’idea di una cultura che possa essere mangiata da tutti – sostiene Claudia Lerro – anzi, mi auguro che ad Andria possa nascere un teatro perché c’è molta vitalità ed è importante che ci sia un luogo di questo tipo. Sono certa – conclude – che la serata sarà veramente piacevole perché saremo circondati di bellezza dentro e fuori. Non vediamo l’ora di essere in scena».
Gli ‘amanti – attori’, che non nascondono il desiderio di portare questo spettacolo in replica anche in altri luoghi e contesti, ringraziano l’associazione CapitalSud che ogni lunedì sera li ha accolti nell’Officina San Domenico.

martedì 21 Giugno 2022

(modifica il 2 Agosto 2022, 11:18)

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