Cultura

Mirella Caldarone ospite di “Rassegne Fotografiche Cerzosimo”

La Redazione
Venerdì 19 ottobre l'artista andriese e il suo progetto fotografico "Le mie orme" saranno a Bellizzi
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La grande passione per la fotografia e la volontà di poter far crescere la cultura e l’attenzione verso una fotografia come mezzo di comunicazione, di aggregazione e di qualità hanno spinto lo Studio Cerzosimo a proporre delle rassegne fotografiche con il focus “La fotografia come passione”.

La peculiarità del progetto diretto da Armando Cerzosimo, che si avvale del patrocinio e del sostegno del Comune di Bellizzi, è quella di invitare nella nuova struttura a Bellizzi, fotografi sia del territorio che di altri luoghi che abbiano delle peculiarità di fotografare con un chiaro intento di passione e trasmettere la loro esperienza sia di fotoamatori che umana.

Incontri interessanti e vivaci per le implicazioni di diversi linguaggi mediati e arricchiti dalla preziosa collaborazione del critico d’arte Cristina Tafuri. Il prossimo appuntamento, previsto per venerdì 19 ottobre, vedrà protagonista la nostra concittadina Mirella Caldarone. La personale ha quale titolo “Le mie orme” nella magia del bianco/nero. Una scelta quella di Mirella, avvenuta tanti anni fa nella camera oscura, l’antro del mago, tra il fascino del buio e l’odore stordente degli acidi. Bianco e nero che si è rivelato una forma espressiva dal carattere unico, che si manifesta con una gran forza comunicativa, del suo sentire. L’armonia di fattori distintivi, come accentuati contrasti, forme modellate da particolari luci, ombre profonde da ricercare rivelano un’ artista che non scende a compromessi con il tempo.

Biografia Mirella Caldarone

Vive e lavora ad Andria (Puglia). Campo privilegiato del suo lavoro fotografico è, oltre a teatro ed architettura, l’indagine sociale. Attraverso la rappresentazione dei gesti, degli appuntamenti sacri e popolari e del linguaggio della vita quotidiana, focalizza gli aspetti più significativi dell’identità di una comunità che si muove nel suo paesaggio urbano e territoriale, dando forma al legame della figura umana con il suo ambiente. Numerose le mostre accompagnate da altrettante pubblicazioni: ORME 1998/Bianco, nero e oro 2001/Castel dei Mondi – Monografia 2007/Oltre lo sguardo Tre volumi fotografici sulla realtà dei servizi psichiatrici 2007/Festa Maggiore-Riti sacri 2010/Nafafemmina 2010/Berlino 1#, 2#, 3# 2011/Intime visioni Installazione fotografica 2011/ Biennale d’arte di Venezia 2012 tre opere in mostra al Palazzo delle Espozizioni/Mald’Asia 2013 Sguardo sul continente asiatico/Voci del silenzio 2013 Reportage sui riti della settimana santa ad Andria/Occhinèri 2016 Reportage realizzato in Benin, Africa Centro-Occidentale/Reportage 201 “Jazzit fest Montegrosso”, “Giffoni Film Festival”, “Altura”, “La luna e i calanchi- Aliano”, “Jazz for L’Aquila”, “Verso sud”

Realizza i suoi lavori con la regalità del bianconero che produce nella propria camera oscura. Sue immagini della collezione Natafemmina sono in esposizione permanente presso il teatro degli Arrischianti di Sarteano (SI). Partecipa a numerosi workshop con Guy Le Querrec, Gianni Berengo Gardin, Ferdinando Scianna, Giuseppe Pino, Roberto Masotti, Guido Harari. Ha curato il coordinamento per la mostra fotografica “Andria d’autore” di Gianni Berengo Gardin.

mercoledì 17 Ottobre 2018

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