Cultura

“Appuntamento al buio” con Luca Bianchini

Lucia M. M. Olivieri
Un esperimento culturale di una docente di Lettere della "Dante Alighieri" che ha sorpreso i suoi alunni facendo incontrare loro l'autore di "So che un giorno tornerai"
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Capita, in questi giorni pre-natalizi in cui la discussione che tiene banco è l’invito a non assegnare troppi compiti per le vacanze del ministro Bussetti, che invece si possa raccontare di una iniziativa che aggiunge, invece di sottrarre, alla formazione dei nostri ragazzi. Il racconto poi si impreziosisce ancora di più perché viene dalla viva voce dei diretti interessati, una decina di alunni di terza media della “Dante Alighieri”, a cui la professoressa di materie letterarie ha riservato una sorpresa.

«La nostra docente di lettere Nicla Di Schiena, della scuola secondaria di primo grado “Vittorio Emanuele III-Dante Alighieri”, plesso Dante, ha deciso di attuare un “esperimento culturale” con noi alunni delle classi 3^P e 3^R. L’esperimento è stato nel tenerci all’oscuro da quello che stavamo per fare e, solo dopo esserci incontrati all’ingresso della Morgan School, ha svelato l’arcano, ovvero l’incontro con l’autore: Luca Bianchini. Lo scrittore appena arrivato nella sala “Giorgia”, nonostante il pubblico , ci ha notato sin da subito in quanto eravamo gli unici ragazzi ad essere presenti, esordendo con: ”Ma vi hanno obbligato a venire?!”, al che noi abbiamo risposto timidamente con un sorriso. Siamo rimasti molto entusiasti dell’incontro, poiché il “grande” Luca Bianchini con la sua semplicità e simpatia è riuscito a rendere quest’esperienza magica.

Lo scrittore ha raccontato che la sua storia non è affatto di pura invenzione ma ha trovato ispirazione dal racconto vero di una ragazza che ha conosciuto per caso durante una festa. Il racconto è ambientato nella Trieste di fine anni ‘60. Durante il dibattito sono stati evidenziati temi importanti come la famiglia che, pur potendo essere differente dalla altre, è pur sempre la nostra famiglia. Altro punto che ci ha colpito è l’importanza di conoscere bene noi stessi per poter capire e immedesimarci negli altri, solo così potremmo comprendere a fondo l’animo dell’altro.Un romanzo, quindi, che insegna che la vita può riservare delusioni o sorprese, ma basta aver coraggio per affrontare questi momenti con fermezza senza dimenticare chi siamo veramente. La presentazione e il personaggio-scrittore ci hanno coinvolto a tal punto che, alla fine, noi tutti abbiamo acquistato una copia di libro.

Il tutto si è concluso con le dediche e autografi sulle copie di ognuno di noi e le foto con lo scrittore, il quale, rimasto colpito dal nostro appuntamento al buio con la prof, ha deciso di farsi una foto con noi dal suo telefono, per poi pubblicarla sul suo profilo Instagram.

Siamo rimasti così colpiti da questo evento, che è ora nel nostro interesse rifarlo il prima possibile sempre in compagnia della nostra professoressa di italiano».

Traspare l’entusiasmo, la genuinità, la competenza anche di questi ragazzi e della loro docente: a chi si chiede come far appassionare alla lettura i più giovani, consiglio di cercare risposte nella passione e nell’amore che tanti insegnanti mettono nella loro professione e nell’impegno quotidiano, anche al di fuori delle mura scolastiche.

lunedì 17 Dicembre 2018

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