Cultura

Successo per il V festival “Le Idi”, un bell’esempio di rete tra le agenzie educative del territorio

Sabino Liso
Sabino Liso
Un'edizione contraddistinta dalla festa. Un tripudio di emozioni e spettacoli di qualità
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Grande successo per la tre giorni che ha visto alternarsi una tavola rotonda e due serate di spettacoli per la quinta edizione del Festival “Le Idi” organizzato, egregiamente, dalla cooperativa sociale “Questa Città”, con la preziosa collaborazione della ASL Bt, del comune di Andria e soprattutto delle realtà associazionistiche e delle cooperative che lavorano nella nostra provincia.

Un’edizione che ha voluto segnare un cambio di rotta per lo stesso festival che ha visto, sul palco dell’auditorium Monsignor di Donna, in via Saliceti ad Andria, la realizzazione di una vera e propria festa. Una festa dell’integrazione che ha portato in scena piccoli e adulti, normodotati e diversamente abili, accanto ai loro insegnanti, agli educatori, alle equipe socio-psico-pedagogiche, ma anche accanto alle famiglie che si sono messe in gioco. Già, proprio le famiglie che molte volte, sbagliando, rimangono “isole infelici” poiché poco inclini a condividere la loro condizione, a confrontarsi con la realtà e con le diverse abilità…

“Piccole emozioni”, “L’essenziale è invisibile agli occhi”, “E che ca-caos meravigliao”, “Il giornalino di Gianburrasca”, “Camere con Svista” e infine “Zona Paradiso”. Per non far torto a nessuno, ci limitiamo a citare soltanto i titoli delle produzioni teatrali che, a loro modo, hanno suscitato un tripudio di emozioni e si sono dimostrate un bell’esempio di rete tra tutte le agenzie educative.

A loro si sono associati anche un gruppo di esperti musicoterapisti, attori e registi che hanno contribuito alla realizzazione di spettacoli dal grande contenuto emozionale e soprattutto umano.

Le Idi raccontano i giorni che dividono i mesi a metà, raccontano i giorni dedicati alla festa, al Dio Giove… Questa quinta edizione è stata una festa che ha messo in evidenza proprio quella metà che non conosciamo abbastanza; quella metà che arricchisce la nostra società che la rende curiosa e soprattutto inclusiva. Ad impreziosire la serata conclusiva anche la verve comica di Gianni Ciardo. Un esempio nostrano di comicità che ben si incastra con l’obiettivo del festival e con il diritto alla felicità di cui tutti dovrebbero godere.

A portare i saluti e a dimostrare vicinanza e sostegno al Festival anche S. E. Mons. Mansi e il dott. Iovine (Asl Bt). Tutti d’accordo nell’asserire che anche quest’anno il festival delle Idi ha confermato la sua validità e si è dimostrato luogo di confronto e di conoscenza, di costruzione nei rapporti umani, culturali e professionali.

Ne è consapevole il vice presidente della cooperativa “Questa Città”, Nunzio Di Canosa, che assieme ai referenti della cooperativa ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito ad arricchire l’edizione targata 2019. Il festival delle Idi dà appuntamento al prossimo anno e invita a non distogliere lo sguardo verso quella “vision” che sin dalle origini lo contraddistingue: guardare alla diversità senza paura… essa è una risorsa per tutti noi.

venerdì 14 Giugno 2019

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