«Anche il Comune di Andria aderisce alla raccolta firme a sostegno del Referendum Eutanasia Legale per chiedere l’abrogazione delle norme che prevedono i reati connessi con il fine vita». A darne notizia è la referente locale del comitato promotore, Rossella Lopetuso.
«A partire da oggi, 21 luglio, presso l’ufficio elettorale del Comune di Andria in Piazza Trieste e Trento (primo piano), tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 12.30 e il martedì e giovedì pomeriggio dalle ore 15.30 alle ore 17.30, sarà possibile procedere alla sottoscrizione dei moduli per la raccolta firme a sostegno della proposta di referendum promosso dall’associazione Luca Coscioni.
Come ricorda l’Associazione «oggi molte persone gravemente malate non sono libere di scegliere fino a che punto vivere la loro condizione. Non hanno diritto all’aiuto medico alla morte volontaria, al suicidio assistito o ad accedere all’eutanasia come è invece possibile in Svizzera, Belgio, Olanda, Spagna, Canada, molti Stati degli Stati Uniti e sempre più Paesi nel mondo. Perché nonostante una proposta di legge di iniziativa popolare depositata nel 2013 e due richiami della Corte costituzionale, il Parlamento in tutti questi anni non è mai riuscito a discutere di eutanasia legale. Ecco perché, a fianco delle persone che non possono aspettare i tempi della politica e della giustizia, abbiamo deciso di dare la parola ai cittadini con un referendum».
Qualche anno fa ad Andria abbiamo sostenuto l’approvazione della legge sul biotestamento. Adesso chiediamo ulteriore partecipazione dei cittadini invitando a sottoscrivere questo referendum affinché sia garantito, a tutti coloro che vivono una situazione di estrema sofferenza, il diritto all’autodeterminazione e alla dignità “fino alla fine” tramite una scelta personale, libera e consapevole.
Per qualsiasi altra informazione in merito al referendum e per chiunque voglia rendersi disponibile a sostenere la raccolta firme può contattare il numero 3489537824 o inviare una mail all’indirizzo andrialiberidiscegliere@gmail.com».
Se diciamo suicidio assistito si capisce meglio, ma forse firmano meno persone.
in un paese civile sarebbe già dovuta essere approvata una legge sulla eutanasia