Politica

L’inesorabile declino del “Bonomo” di Andria

La Redazione
Idea: «Se solo una minima parte dello zelo e della solerzia dimostrata per la procedura relativa all'individuazione del tanto discusso Poliambulatorio fosse stata riposta anche nella ricerca di soluzioni logistiche»
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Solo pochi giorni addietro gli ascensori del nosocomio andriese “L. Bonomo” hanno smesso di funzionare lasciando appiedati personale, ammalati e parenti.

Non più di dieci giorni fa una delle finestre della facciata principale della struttura dava segni di cedimento mettendo in serio pericolo i sottostanti passanti.

E che dire del terzo e del sesto piano della struttura perennemente inutilizzati ed in continua attesa di adeguamenti e ristrutturazione sì da costringere reparti essenziali e vitali quali la chirurgia, l’urologia e la medicina a lavorare in pieno e totale stato di emergenza se non in alcuni casi di abbandono totale, mortificando così anche le professionalità di chi in quei reparti da anni ci lavora!?

L’obitorio da sempre allocato, con una scelta di cattivo gusto che si rinnova nel tempo, in un punto nevralgico della struttura attiguo al laboratorio di analisi.

«Sono questi solo alcuni dei demeriti – si legge nella nota di Idea – di una gestione organizzativa che dimostra di vivere alla giornata senza alcuna programmazione né organizzazione, sempre più spesso a scapito di altri nosocomi limitrofi “più fortunati” . Andria è città capo luogo di Provincia, se qualcuno l’avesse dimenticato! Ma soprattutto, ribadiamo con forza che i pazienti hanno diritto a cure dignitose e decorose a prescindere dalla loro residenza.

È per questo che “Idea” sente fortemente la necessità ed il dovere di dire “basta!”a questo stato di cose.

Basta a questo continuo stato di deperimento ed abbandono.

Basta alla superficialità con cui si affrontano i problemi strutturali e quelli logistici nel locale ospedale.

Se solo una minima parte dello zelo e della solerzia dimostrata per la procedura relativa all’individuazione del tanto discusso Poliambulatorio fosse stata riposta anche nella ricerca di soluzioni logistiche ed organizzative nel locale Presidio sanitario, forse tutti oggi potremmo essere più sereni e tranquilli, quanto meno nella convinzione che chi si occupa di gestione sanitaria sappia ciò che si sta facendo.

Anche per questo motivo “Idea” lancia ad Andria un appello a medici e personale ospedaliero tutto affinchè si faccia squadra comune, una volta per tutte, per dar vita ad un tavolo di studio e di proposte che sappia con le specifiche competenze di ciascuno dare una risposta chiara al lassismo della dirigenza.

Pertanto, dopo l’insediamento e la presentazione del tavolo federativo di studio sui problemi gestionali e strutturali della nostra città, si passa ai fatti concreti cominciando proprio dalla sanità, da sempre uno degli aspetti nevralgici della vita comune nelle nostre città».

mercoledì 15 Novembre 2017

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