Politica

Tanto tuonò che piovve: l’Amministrazione Giorgino bis cade sul bilancio

La Redazione
Finisce un'era durata 9 anni. In eredità ad Andria rimangono il predissesto e oltre 70 milioni di euro di debiti
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Tanto tuonò che… piovve. Anzi, diluviò.

Dopo giorni di trattative tra le forze politiche della maggioranza, alle ore 2:20, durante un consiglio comunale che più di altri sembrava quello della “resa dei conti” in stile spaghetti western, l’amministrazione Giorgino non è riuscita a “salvarsi”.

Con 14 voti favorevoli, 18 contrari e 1 astenuto non è passata, infatti, la delibera sul bilancio dopo il rinvio del 29 marzo scorso, senza la quale, lo ricordiamo, dopo l’ammonimento della Prefettura, si scioglie il Consiglio comunale e diventano pressoché inevitabili le dimissioni del Primo cittadino.

Un consiglio fiume, in cui le accuse si sono susseguite sia tra gli stessi membri della maggioranza, in primis di Nino Marmo, e poi delle opposizioni.

Nel frattempo, le voci sulla possibile candidatura del Sindaco o di suoi familiari nelle liste della Lega per le Europee hanno trovato smentita in queste ultime ore, con la diffusione dei nominativi dei candidati: a parte l’ex coordinatore regionale Andrea Caroppo, poco spazio a politici del Sud, nessuno di Andria e dintorni. E un colpo di coda dello stesso Giorgino alla Provincia (di cui perderebbe la Presidenza nel momento in cui vengano presentate le dimissioni) ha visto la nomina a vicepresidente di Pasquale De Toma, consigliere provinciale e comunale di Trani, in capo a Forza Italia.

giovedì 18 Aprile 2019

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