Politica

Forza Andria: «Andria è una città involuta, asettica e senza un’anima»

la redazione
L'associazione interviene dopo lo scioglimento del Consiglio comunale
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«In questo ultimo periodo, o meglio diremmo negli ultimi anni, abbiamo assistito alla mortificazione del confronto e del dibattito politico interno all’area del centrodestra andriese» comincia così la nota dell’associazione Forza Andria.

«Da tempo avevamo inteso assumere le distanze da un certo modo di far politica del tutto autoreferenziale che rispondesse solo ai desideri di una singola persona. In molte occasioni siamo stati ignorati, dileggiati perché attraverso il nostro contributo in termini di idee e proposte volevamo contribuire fattivamente alla crescita politica, sociale e culturale della nostra comunità. Sin da sempre abbiamo inteso la politica come momento di crescita, di confronto anche aspro, teso ad alimentare la risoluzione dei problemi per i cittadini.

Si è assistito invece al mercimonio di uomini e donne che hanno fatto politica solo per meri ed esclusivi interessi personali. Si è desertificato uno spazio politico con la resa incondizionata. Le responsabilità sono ascrivibili esclusivamente nei confronti di chi attraverso un ruolo politico amministrativo preminente ha favorito tale deriva senza preoccuparsi minimamente delle conseguenze devastanti ormai sotto gli occhi di tutti sia da un punto di vista politico che amministrativo.

Noi non ci arrendiamo, perchè siamo estremamente convinti che esiste un futuro per questa comunità e lo dimostra chi oggi, forse anche con un pò di ritardo, ha deciso di volgere lo sguardo al futuro di Andria e del centrodestra locale, ridando una speranza a quei cittadini, a quei giovani che auspicavano nei fatti un reale cambiamento.

Andria è una città involuta, asettica, senza un’anima e tanti giovani fuggono perchè stanchi di vedere sfumati i loro sogni.

Abbiamo un obbligo e una responsabilità morale di ricostruire un’area politica devastata e ripartiremo da quelle persone libere che sentono forte la responsabilità di dare un futuro ai nostri figli e alle future generazioni» concludono i referenti.

giovedì 18 Aprile 2019

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