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Rinsaldare la città: «Contestualizziamo un nuovo collegamento tra largo Appiani e P.zza Bersaglieri»

La Redazione
Andria Bene in Comune: «Non servono sovrappassi o sottopassi, occorre solo prolungare una strada fino alla nuova stazione di Andria Centro»
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«Come in un corpo umano l’apparato circolatorio è il sistema che garantisce i necessari sostentamenti a tutte le sue cellule, così la viabilità di una città deve garantire la fruibilità di tutte le parti che la compongo.

Parlare di viabilità significa “comprendere il complesso delle vie che formano la rete stradale urbana ed extraurbana di un territorio più o meno vasto, con riguardo alla forma, all’andamento, alla distribuzione, allo stato in cui sono tenute”.

Nei nuovi programmi elettorali – commenta Antonio Leonetti (Andria Bene in Comune) – chiediamo vivamente di rivedere il sistema di viabilità del territorio andriese oltre a richiedere la programmazione di un sistema di trasporto pubblico adeguato alle nuove tecnologie con richiamo prettamente ambientalista.

Andria per tanti anni ha vissuto il proliferare di case e palazzine spesso abusive che hanno distorto la linearità delle principali arterie: pensiamo alle tante curve cieche e alla limitatezza delle attuali strade che oltre ad essere congestionate, non sono sufficientemente larghe per contenere doppi sensi di marcia; o le ciclovie o le corsie preferenziali del trasporto pubblico.

Pensiamo ai tanti pedoni che sono costretti ad attraversare la città su marciapiedi stretti ed impraticabili, alla frustrazione e al pericolo dei ciclisti tra auto ed inquinamento; pensate a quanto sia deludente essere obbligati ad utilizzare l’auto privata perché il sistema di trasporto pubblico è poco efficiente. Pensiamo alle lunghe code che stazionano al rosso di sistemi semaforici obsoleti.

È desumibile affermare che il problema sia strutturale, perché le attuali arterie non sono sufficienti a contenere il traffico sia dei mezzi pubblici sia dei mezzi privati anche se elettrici e ad emissioni zero: prima di programmare o addirittura contestare, chiediamo alla prossima politica di contestualizzare, Andria non è Friburgo, Andria non è un paese del nord Europa, Andria è una città dalle proprie peculiarità.

Auspichiamo per i prossimi anni di avere strade prive di auto private, percorse dal solo trasporto pubblico a zero emissioni puntuale ed efficientissimo, piste ciclabili per tutti, e conseguente migliore qualità della vita.

Ma oggi Andria è una città diversa, quello di cui ha bisogno affinché si giunga al sogno, è di concretezza, di migliori collegamenti, di rotatorie in sostituzione degli impianti semaforici, di nuova segnaletica orizzontale, di una stazione per gli autobus urbani ed interurbani, del rispetto delle regole stradali.

Cogliamo così l’opportunità – conclude Leonetti – per proporre la realizzazione di un nuovo collegamento tra Largo Appiani e Piazza Bersaglieri d’Italia che sia l’incipit al rinsaldo di tutte le parti della nostra città.

Non servono sovrappassi o sottopassi, in realtà occorre solo prolungare una strada fino alla piazza in cui sorgerà la nuova stazione di Andria Centro».

martedì 14 Gennaio 2020

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Guglielmi Domenico
Guglielmi Domenico
4 anni fa

Che dire? Sarà utopia? Spero di no, io sinceramente questo tipo di città me la sto sognando da quando ero un ragazzo, ora purtroppo non lo sono più, ma in cuor mio spero ancora che il miracolo si avverasse! ????

Antonio Anelli
Antonio Anelli
4 anni fa

Temo non sia così semplice “attraversare” il tracciato ferroviario attuale, almeno stando a quanto mostrato nella foto a corredo dell'articolo.

amico di peppone
amico di peppone
4 anni fa

…ma di cosa stiamo parlando, ma veramente state scherzando sulla priorità di questa bretella di collegamento di arduo compimento burocratico e materiale, quando ci sono ad Andria zone abitate ancora prive di urbanizzazioni primarie, le sedi stradali (marciapiedi e carreggiata) primarie esistenti sono in pessimo stato d'uso e provocano danni a cose persone quasi giornalmente,hanno bisogno di un intervento straordinario di manutenzione, ci sono sedi sedi viarie rese inagibili per cedimenti dei sotto servizi, le infrastrutture sportive sono al collasso o assenti, le scuole hanno bisogno di manutenzione, ecc…ecc… e ci si preoccupa della bretella di collegamento con Largo Appiani e che comunque è già fruibile a piedi e con mezzi di locomozione. ma p' favorr' sciott' a stddiè …………

Marco Acquaviva
Marco Acquaviva
4 anni fa

Bell'idea, questo progetto era stato studiato qualche tempo fa, ma non se ne fece più nulla.
Speriamo ritorni in auge!