Politica

Andria Bene in Comune, si cambia anche con la videosorveglianza

La Redazione
«Tecnologia significa prevenire, ma allo stesso tempo intervenire»
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«Gestire una città diventa sempre più complesso e gestirne le eterogeneità che la costituiscono è un compito arduo: per questo motivo la sicurezza non deve affidarsi ai soli corpi di polizia, ma la sicurezza deve essere un programma di partecipazione collettiva – commenta Antonio Leonetti, Andria Bene in Comune -.

A chi pensa che avere delle telecamere in una città possa creare disagio, noi diciamo che chi è onesto non ha nulla da nascondere, chi infrange le regole sicuramente vorrà celarsi.

È il controllo il fulcro di una discussione importante riguardo il rispetto delle regole, proviamo a contestualizzare: rispettare le regole è una questione culturale e Andria non è uno dei migliori esempi, ebbene per un vero cambio dovremmo munirci di un angelo custode per ciascuno di noi.

Evinciamo, perciò, la necessità di lavorare in parallelo sia su programmi di crescita culturale (di solito sono politiche di lungo periodo che producono risultati meno immediati), sia su tecniche più dirette di controllo ed intervento (come politiche di breve periodo che ne stabiliscono l’azione).

Facciamo una proposta: aiutiamo i corpi di polizia presenti nella nostra città con l’utilizzo della tecnologia estendendo i sistemi di video sorveglianza a tutta la città.

Pertanto, pensiamo che la tecnologia, nel rispetto delle regole dettate dalle leggi sulla privacy, possa aiutarci a ripulire la città da dei modus operandi poco consoni al 2020.

Tecnologia significa prevenire, ma allo stesso tempo intervenire. Le telecamere potrebbero aiutarci a punire l’illegalità, la delinquenza, ad intervenire nei casi di violenza, nei casi richiesti dai corpi di polizia, nei casi di maleducazione civica (mancato rispetto delle regole del codice della strada, parcheggi abusivi, punire chi imbratta la città) e procedere con la sanzione corretta. Inoltre, le telecamere ottimizzano le risorse delle forze dell’ordine, dell’amministrazione e ne efficientano la loro funzione.

Allo stesso tempo, dobbiamo controllare che la sanzione diventi operativa e venga rispettata dal trasgressore.

Sono in aumento le abitazioni alle quali vengono installati sistemi di sicurezza come porte blindate, allarmi e video sorveglianza sia interna sia perimetrale. Questo perché la casa è un luogo intimo che ciascuno di noi spera di non essere violato.

Suggeriamo di estendere il senso di intimità a tutta la città di Andria, così da ampliare lo stesso malessere che la sua violazione provocherebbe nella nostra intimità, correlandolo a quanto sentiremmo se accadesse nelle nostre case.

Per questo – conclude Leonetti – motivo proponiamo alla prossima politica di incentivare i cittadini, attraverso detrazioni sulle imposte comunali, all’installazione di sistemi di video sorveglianza privata con l’auspicio di poter collaborare alla salubrità delle nostre intimità».

giovedì 23 Gennaio 2020

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Marco
Marco
4 anni fa

Questa dichiarazione sembra il volantino pubblicitario del rappresentante che vuole piazzarti delle telecamere e cerca di convincerti in ogni modo a comprarle.

Paolo Lorusso
Paolo Lorusso
4 anni fa

Le grandi metropoli hanno videosorveglianza ovunque, secondo me Andria ne potrebbe beneficiare ed è il momento di darci una mossa.
Speriamo che questo accada!

Franco
Franco
4 anni fa

La videosorveglianza è un bel businnes, non solo nell'acquisto ma soprattutto nella gestione-manutenzione. Nessuno però fa bilanci di questi investimenti, si fanno annunci, si crede alle telecamere ma poi servono davvero? Non ci dicono neppure con chiarezza i costi di tali sistemi.

Luigi
Luigi
4 anni fa

Speriamo che funzionano davvero davvero, altrimenti facciamo come altre che ci sono tanto per stare giusto per fare due mosse.