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Polemiche dopo dichiarazioni di Scamarcio, don Michelangelo lo bacchetta sui social

La Redazione
L'avvocato Scamarcio ha poi indirizzato una lettera di spiegazioni agli abitanti del quartiere San Valentino e al parroco
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Si è scatenato il putiferio dopo alcune dichiarazioni di Antonio Scamarcio, all’indomani della sconfitta elettorale, in cui invitava Laura Di Pilato ad andare a “fare la salsa a San Valentino”.

Sull’argomento registriamo la posizione di don Michelangelo Tondolo, parroco del quartiere:

«Chi custodisce la bocca e la lingua preserva se stesso dai dispiaceri
(Proverbi 21,23)

Perché il quartiere “San Valentino” denigrato come «quartiere dove si fa la salsa»?
Perché il nostro territorio trattato come una massa di pecore da incitare come se si fosse in curva o in discoteca?
Perché gli altri pensano questo?
La colpa è nostra.
Perché piace fare le vittime, fare “i morti di fame”, fare i poveracci (nonostante le decine di lavoretti a nero)…e gli altri GIUSTAMENTE pensano questo di noi. Mi dispiace questa mancanza di dignità,che, attenzione: non è seguire come bandiera al vento il giudizio altrui,quello assolutamente NO!
Ma il problema è il cosa comunico io, di mio agli altri! A tutti coloro con cui parliamo del nostro quartiere cosa comunichiamo? Ciò che comunichi quello rimane nell’altro. Se io comunico insoddisfazione, voglia di rubacchiare qua e là,allergia alle regole,voglia di vedere le istituzioni come mucche da mungere…questo ci toglie dignità!
Quindi vediamo di recuperarla… gli altri parlassero,ma NOI VIVIAMO!
»

Dopo poche ore, l’avv. Antonio Scamarcio ha scritto una lettera aperta al parroco di San Riccardo e ai residenti del quartiere San Valentino.

«Stimatissimo don Michelangelo, carissimi concittadini,

da qualche giorno il quartiere San Valentino viene strumentalmente e squallidamente utilizzato per gettare fango sulla mia persona e screditarne la moralità.

L’origine di tutto è nel passaggio di una mia intervista televisiva in cui ho incautamente nominato il quartiere San Valentino.

Credo di aver dimostrato – e non per puro interesse elettorale – il mio desiderio di contribuire alla crescita e allo sviluppo del quartiere, tant’è che dopo aver annunciato il mio forfait a tutti i confronti in programma con gli altri candidati Sindaco ho precisato che tenevo molto a essere presente soltanto a quello organizzato dalla parrocchia San Riccardo.

“A caldo”, purtroppo, può succedere a chiunque che la parola tradisca il pensiero reale e così il nome del vostro quartiere è entrato senza volerlo in quella risposta al giornalista. Chiarisco con forza e decisione che da parte mia non c’era e non ci sarà mai alcun intento provocatorio e men che meno denigratorio nei confronti di San Valentino e dei suoi abitanti.

Conosco bene gli sforzi che il parroco sta operando, pur tra mille difficoltà, per contribuire a migliorare la qualità complessiva della vita della comunità che gli è stata affidata e conosco altrettanto bene le criticità di San Valentino. Ma conosco anche i punti di forza di quel territorio e dei suoi residenti e so per certo che superano di gran lunga gli aspetti negativi.

Rinnovo, dunque, la mia stima, la mia affettuosa amicizia a don Michelangelo e a tutta la comunità di San Valentino e rimango disponibile ad adoperarmi per sostenere con ogni mezzo a mia disposizione lo sviluppo del quartiere».

giovedì 24 Settembre 2020

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Compaesano
Compaesano
3 anni fa

Bravo Miki.

Angelo google
Angelo
3 anni fa

Le battaglie per le poltroni sono un problema per i politici!
C'è chi vince e c'è chi perde!
Il popolo andriese perde da 30 anni!
Voi fate tante chiacchiere e i contribuenti devono pagare 132 milioni di euro di DEBITI!
Eravate tutti li!
Dentro o con interessi da fuori!

Giovanni Alicino
Giovanni Alicino
3 anni fa

Del quartiere di San Valentino vi ricordate sempre quando ci sono le votazioni con promesse che mai sono state mantenute. Spero che il prossimo sindaco abbia un occhio particolare a rendere il quartiere più vivibile per il bene dei cittadini che vi abitano.

Luca Tondolo
Luca Tondolo
3 anni fa

complimenti a don Michelangelo credo che i cittadini di Andria a prescindere dal quartiere in cui abitano sono degni di rispetto bene hanno fatto a scegliere candidati di ben altro spessore